"Sul Mefit evitiamo show Dalla Regione 5 milioni"

Marco Niccolai (Pd) stigmatizza le passerelle dei candidati al mercato dei fiori

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Si infiamma la polemica sul Mefit, dopo l’attacco di ieri del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi al gorvernatore Eugenio Giani.

"Mi fa piacere – interviene Marco Niccolai (nella foto), consigliere regionale del Pd e presidente della commissione aree interne – che a pochi giorni dalla campagna elettorale molti candidati al Parlamento abbiano visitato il mercato dei fiori di Pescia. Personalmente però ho consigliato a quelli del partito a cui appartengo di non omologarsi e non andarci adesso, ma dopo essere stati eletti. Quando, non anni fa ma nel febbraio 2022, dopo mesi di inspiegabile silenzio da parte dell’amministrazione comunale, il commissario prefettizio lanciò l’allarme sul rischio di imminente chiusura del mercato a causa di un procedimento penale aperto nel giugno 2021, non riscontrai lo stesso interesse di questi giorni. Infatti si vide come andò a finire: intervento straordinario della Regione per 2 milioni di euro (la legge regionale permette al Comune di avere certezza giuridica per i propri atti) e mutuo contratto dal Comune su scelta del commissario prefettizio (per questo fortemente criticato da parte della compagine che governa Pescia) per 1 milione. Non si è visto altro. Il resto delle mirabolanti proposte fatte al tempo non pervenute. A ora dunque la situazione degli interventi è questa: Regione 5 milioni (3 nel 2016 e 2 nel 2022), Comune 1,5 milioni. Fa sorridere sentire dire che la Regione se ne disinteressa. Il Partito Democratico ha parlato con i fatti e dunque non ha bisogno di fare passerelle al mercato. Ritornerò a incontrare gli operatori la prossima settimana, perché del tema bisogna occuparsi sempre e non solo in occasione delle elezioni.

"Perché in poche settimane tra l’inverno e la primavera 2022 – conclude Niccolai – la Regione e il commissario prefettizio hanno messo in campo 3 milioni di euro? Per fare in modo che il Comune proprietario della struttura potesse presentarsi in modo credibile di fronte all’autorità giudiziaria che, a seguito del procedimento penale nel giugno 2021, è l’unico soggetto ad avere l’ultima parola rispetto al mercato. La questione è dunque molto seria e sarebbe meglio che i soliti show non vengano fatti su questa situazione. Mi auguro dunque che il Comune stia lavorando secondo gli opportuni canali istituzionali: a differenza della crisi che fu attraversata nel 2016".