Camporcioni, una via crucis per le moto

La protesta di chi viaggia su due ruote: "Strada a rischio"

Operai al lavoro sulla Camporcioni in un precedente intervento

Operai al lavoro sulla Camporcioni in un precedente intervento

Montecatini Terme, 14 giugno 2018 -  C'è chi parla di Odissea, chi di Via Crucis, altri di crossdromo. Cambiano le parole ma il concetto è il solito: la via provinciale Camporcioni, la principale arteria della Valdinievole, per chi viaggia in moto o in scooter è una strada a rischio. Il fondo stradale, ai lati della carreggiata era già costellato di buche, ma ora si è aggiunto un nuovo pericolo, dopo i recenti lavori alla nuova rotonda realizzta all’incrocio con via del Pino. Tra il nuovo e il vecchio asfalto in alcuni punti si è creata una frattura di alcuni centimetri, molto insidiosa per chi percorre la strada su un mezzo a due ruote. 

Dice Carmine Tartaglia, appassionato motociclista da oltre trent’anni: «Viviamo in un momento in cui la sicurezza delle strade non è il massimo e la Camporcioni è molto a rischio. Con la nuova rotonda all’altezza del Burger King è ancora più accentuata la sua pericolosità fra scalini, buche e cordoli. Andare in motocicletta è una cosa bellissima ma fisicamente è una questione di equilibrio e in questo momento se non sei molto concentrato l’equilibrio in qualunque momento viene a mancare. A volte la concentrazione e l’esperienza possono anche non bastare. Penso a un ragazzino alle prime armi, alle sue prime uscite in scooter, magari proprio in questo periodo di bella stagione. Invito gli amministratori o i responsabili a verificare di persona la situazione. Serve poco, solo un po’ di materiale. Non vorrei che come al solito si fa all’italiana, vale a dire s’interviene quando è troppo tradi».
 
Su Facebook anche altri motociclisti raccontano di aver avuto momenti di difficoltà in quel punto della rotonda, da Montecatini, in direzione Casabianca. Problemi vengono anche segnalati dagli autotrasportatori sempre per la nuova rotonda, questa volta per le dimensioni ristrette. «Per i mezzi pesanti di maggiori dimensioni – spiega un autotrasportatore – i problemi vengono dalla dimensione dell’uscita e infatti il guard rail è già stato inevitabilmente strusciato appena la rotatoria è stata aperta. Così come problemi si registrano per lo «stacco» tra il vecchio e il nuovo asfalto. Senza contare ovviamente le buche che s’incontrano lungo il tragitto della strada».