Sequestro alberghi, slitta ancora la sentenza

Il collegio dei giudici si è preso settanta giorni di tempo per decidere sull’operazione della Direzione investigativa antimafia

Nell’operazione della Dia, nel luglio del 2020, furono sequestrati diversi immobil

Nell’operazione della Dia, nel luglio del 2020, furono sequestrati diversi immobil

Montecatini Terme, 6 maggio 2021 -  Potrebbe arrivare dopo un anno dall’operazione condotta dalla Direzione investigativa antimafia (Dia) la decisione del tribunale di Firenze in merito alla conferma o meno del sequestro dei beni per circa 10 milioni di euro dell’albergatore Francesco Rastelli. Ieri mattina, il collegio ha preso altri 70 giorni di tempo, dopo aver ricevuto le ulteriori controdeduzioni della difesa. Rastelli rappresentata dall’avvocato Giuseppe Castelli.

Lo scorso anno, la Dia di Firenze, guidata dal capocentro Francesco Nannucci, primo dirigente della polizia di Stato, su disposizione del tribunale del capoluogo, eseguì all’inizio di luglio il sequestro dei beni dell’imprenditore, alberghi, gestioni di hotel, un appartamento e un tour operator, motivandolo con la sproporzione tra i redditi e il patrimonio accumulato negli anni da Rastelli, seppur in parte intestato ad alcuni familiari. Nel 2007 Rastelli era stato arrestato con l’accusa di essere legato al clan camorristico Formicola. Nel gennaio dello scorso anno, la Corte di Cassazione ha assolto l’uomo e la moglie da queste accuse. Il tenente colonnello Edoardo Marzocchi, responsabile dell’ufficio delle misure di prevenzione della Dia di Firenze e ufficiale della guardia di finanza, ha portato avanti con i suoi collaboratori il nuovo intervento. Dopo alcune sedute preliminari, la difesa dell’albergatore ha presentato le proprie deduzioni, alle quali ha replicato il pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia Giulio Monferini, attraverso il lavoro svolto dalla Dia di Firenze. La difesa, ieri mattina, ha presentato altre osservazioni e il collegio giudicante ha preso 70 giorni per decidere. Io la mafia la schifo!", ha dichiarato più volte Rastelli, che ha sempre ribadito la sua estraneità.  

Daniele Bernardini