La scrittrice misteriosa non si presenta a ritirare il premio: "Datelo in beneficenza"

Si firma Filomena Manarola e non vuole svelare la sua identità. Il "colpo di scena" al Food&Book di Montecatini Terme

Food&Book a Montecatini (foto Goiorani)

Food&Book a Montecatini (foto Goiorani)

Montecatini Terme (Pistoia), 13 ottobre 2019 - La vincitrice del concorso letterario è stata scelta, tutto è pronto per la premiazione alla presenza dello scrittore Diego De Silva, presidente di giuria, ma l'autrice del racconto, non si presenta. Ha avvisato il giorno precedente, con una mail, che non parteciperà. Filomena Manarola, talentuosa autrice del racconto, si dissolve nella sua essenza di alter ego letterario attraverso la stessa penna che l'ha creata, con una mail che rivela tutta la verità. Il talento, però, ormai è emerso, lo si percepisce nettamente persino nella mail in cui decide di far scomparire la sua identità letteraria.

Lo scrittore De Silva si complimenta con lei, le dice che se uno sa usare le parole si capisce subito e fa un appello pubblico alla misteriosa scrittrice per avere altre sue opere. Il colpo di scena è avvenuto durante la premiazione del concorso letterario dal titolo: "Ti racconto una bufala", nell'ambito del Festival Food & Book, festival del libro e della cultura gastronomica, al Tettuccio, a Montecatini Terme.

Il concorso era relativo a racconti brevi sulla mozzarella di bufala campana Dop, a cura del Consorzio di tutela mozzarella bufala campana, in collaborazione con la rivista «Leggere: tutti». Al giornalista Carlo Ottaviano il compito di intervistare Diego De Silva, celebre scrittore presidente di giuria del concorso, alla presenza anche del direttore del consorzio di tutela Pier Maria Saccani. Ed è proprio Ottaviano, al momento della proclamazione del vincitore - anzi, della misteriosa vincitrice che si suppone essere donna -, a rivelare di aver ricevuto il messaggio che annuncia che la prima arrivata al concorso non sarà presente.

«Ci è giunto questo messaggio mail proprio ieri – ha rivelato Ottaviano dal palco – che dice: «Ringrazio moltissimo per il riconoscimento, ma non sarò presente alla premiazione. Letto per puro caso il bando del concorso: «Ti racconto una bufala», sull'onda dei ricordi, ho scritto la piccola storia che, dopo molte indecisioni e ripensamenti, ho deciso di inviare. 'La vita non è né brutta né bella, ma è originale!', scriveva Svevo. Nelle mie previsioni di vita, mai avrei pensato di partecipare a un concorso letterario e di vincerlo. Non mi chiamo Filomena Manarola e non abito a Bologna, anche se nel nome dietro al quale mi sono nascosta, ci sono le mie radici e i luoghi amati della mia vita. Non sarò quindi presente alla premiazione per coerenza, perché non ci si può prima nascondere e poi, a risultato ottenuto, svelare la propria identità».

Ottaviano ha quindi commentato: «Saremo di fronte ad una nuova Elena Ferrante?». La mail continua: «Poiché ritengo che la mia mancata partecipazione comporti per l'organizzazione un risparmio di spesa, chiedo, se possibile, che la somma, seppur modesta, venga devoluta all'Orchestra sinfonica dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Grazie ancora e scusate il ritardo. Filomena Manarola».

La mail è stata salutata da un grande applauso del pubblico presente al salone Portoghesi. Carlo Ottaviano ha affermato: «Questa è una 'chicca', che rende ancora più prezioso il nostro concorso». Lo scrittore Diego De Silva ha preso la parola per fare un appello: «Quando una persona sa scrivere, lo si capisce immediatamente. E' un po' come per i calciatori: quanto ci mette un esperto di calcio per giudicare un calciatore? Venti secondi? Leggendo questa mail si capisce immediatamente che questa è una persona che le parole le sa usare. Io non so, voglio illudermi, che, in qualche modo, sia qui, nascosta tra noi, nel pubblico. Io spero che sia così, perché penso che abbia del talento e, se ci fosse, la inviterei a contattarmi, perché mi piacerebbe leggere dell'altro. Può contattarmi attraverso la mia casa editrice, o su twitter. Mi piacerebbe leggere ancora dei tuoi scritti».