Più servizi per i malati, non sono numeri

Protocollo con Asl e Sds, l’annuncio di Giurlani durante l’incontro con esperti sull’uso dei terpenoidi nelle malattie neurodegenerative

I relatori dell'incontro con gli organizzatori e il sindaco Giurlani

I relatori dell'incontro con gli organizzatori e il sindaco Giurlani

Pescia, 3 dicembre 2019 - «I terpenoidi: nuove frontiere terapeutiche nelle malattie neurodegenerative», è stato il tema della conferenza organizzata da Legambiente Gruppo Karigea Valdinievole, che si è tenuta sabato nella sala conferenze della Banca di Pescia e Cascina Credito Cooperativo agli Alberghi. I relatori dell’incontro sono stati Alfredo Orsingher, medico farmacologo esperto in bioetica, che da ben 12 anni si occupa degli studi sulla canapa e i suoi derivati cannabinoidi e terpeni e la biologa Chiara Belli, che sente di avere come missione quella di aiutare le persone al raggiungimento di un buono stato di salute ed educarle sempre più ad un corretto stile di vita. A dare il benvenuto ai presenti, ci ha pensato il sindaco Oreste Giurlani, che ha ringraziato il presidente di Legambiente Valdinievole, Maurizio Del Ministro, per aver organizzato questa importante iniziativa per permettere a chi sta vivendo una situazione di angoscia a causa di patologie severe, di poter conoscere queste nuove frontiere terapeutiche, che stanno ottenendo risultati interessanti nella cura delle malattie neurodegenerative. «Pescia è una cittadina che punta molto sulla prevenzione per garantire una qualità della vita sempre migliore», ha affermato il sindaco. E’ in quest’ottica che il comune ha stipulato un protocollo con la Asl e la Società della Salute per far sì che chi entra nelle strutture ospedaliere, perchè gli viene diagnosticata una malattia, non sia considerato un numero ma una persona. Il malato deve essere sostenuto con estrema delicatezza e deve essere aiutato da tutta la comunità nel suo difficile cammino per non perdere mai la speranza della guarigione. «Grazie alla sinergia fra le associazioni di volontariato, la Asl, la Società della salute e l’amministrazione comunale - ha detto Oreste Giurlani - si deve arrivare a creare una rete di servizi sempre più capillare per permettere alle persone malate di usufruire di tutte le strutture che la nostra città offre». Il presidente del Gruppo Karigea, Maurizio Del Ministro, rinnovando la disponibilità al primo cittadino di Pescia nel sostenere questo progetto per i malati, ha lanciato un appello ai medici, perchè cerchino di avere una maggiore sensibilità nei confronti delle persone che si trovano costrette a sottoporsi alle cure.

A portare parole di speranza nella sala delle conferenze gremita di persone, ci ha pensato il dottor Orsingher che ha evidenziato come già nel 1964 in Israele gli scienziati Mechoulam e Gaoni,fecero importanti scoperte sulla farmacologia, biochimica ed effetti clinici della cannabis. Pur evidenziando quanto sia stata contrastata la ricerca dal proibizionismo, facendo sì che in Italia ancora oggi si continui ad ostacolare la possibilità di curarsi con la cannabis, che viene usata prevalentemente per alleviare il dolore nei malati oncologici o nei pazienti affetti da gravi malattie neurodegenerative, invece di sfruttarne le tante proprietà terapeutiche, il medico ha affermato che solo nel 1990 e il 1993 gli scienziati sono stati in grado di identificare i recettori degli endocannabinoidi. Dalla ricerca è emerso che il nostro sistema endocannabinoide agisce sulla regolazione di una grande varietà di processi fisiologici e cognitivi come l’appetito, il piacere, memoria, concentrazione, movimento, coordinazione, l’umore e la sensazione di dolore. Le cure con i terpenoidi sembrerebbero non presentare effetti collaterali, perchè sono sostanze regolatrici del nostro sistema endocannabinoide e modulano dei meccanismi che già sono esistenti e in atto nell’organismo. Ecco perchè la canapa e altre piante medicinali vengono usate per diminuire e rallentare la progressione di alcune malattie neurologiche, come la Sla e il morbo di Parkinson, sulle quali è stato dimostrato che i terpenoidi contribuicono a ridurre i disturbi sia motori che non motori. La biologa Chiara Belli, che ogni giorno è in stretto contatto con persone affette da patologie molto gravi, ha voluto ricordare il ricercatore biomedico Mauro Carratelli e il suo olio “K 600” che dopo molti anni ha avuto il brevetto ed è stato riconosciuto come un importante coadiuvante nella cura dei tumori, in quanto sembrerebbe in grado di uccidere le cellule malate. La dottoressa ha sottolineato come sia prezioso il contributo dato da Carratelli alla ricerca medica, ricordando che gli studi su questo meccanismo fondamentale del rapporto “cellule- ossigeno”, sulla scoperta di come le cellule percepiscono e si adattano alla disponibilità di ossigeno, ha fatto vincere nel 2019 il premio Nobel per la medicina a tre medici che sostanzialmente dicono le stesse cose affermate dal perito biochimico che in Italia aveva trovato tanta ostilità e poca apertura. Il dottor Orsingher e la biologa Belli hanno concluso dicendo che l’uso in sinergia dei terpenoidi e dell’olio K600 sarà in grado di offrire una nuova speranza soprattutto per migliorare la qualità della vita dei pazienti, ritrovando così la gioia di vivere.