Terrorizzava la Valdinievole. Condannato per rapine e furti

Flori Sejdani agiva da Montecatini: patteggia 3 anni e mezzo

L'uomo è stato arrestato dai carabinieri

L'uomo è stato arrestato dai carabinieri

Montecatini 19 gennaio 2019 - Era diventato il terrore della Piana lucchese, dove tra gennaio 2017 e marzo 2018 a capo del suo commando si è lasciato alle spalle una scia di rapine, violenza e paura. Tanto che ieri, nell’udienza di fronte al gup di Lucca Riccardo Nerucci le vittime che costiuite parti civili erano ben dodici. Tutte sul loro cammino, a notte fonda, si sono trovate in casa lui, Flori Sejdini, 26 anni, di origini albanesi con base a Montecatini, accusato di rapina, furti e ricettazione. Capi d’imputazione per i quali l’albanese ha patteggiato una pena (scontata di un terzo) a tre anni e mezzo di reclusione.

Nel 2016 Sejdini era già finito in manette per colpi in villette tra Altopascio e Ponte Buggianese. Ieri ha dovuto rispondere di 9 furti in case e appartamenti (6 tra Capannori, Lucca e Altopascio e 3 tra Pistoia e Pescia). Secondo la Procura il 26enne sarebbe la mente di una gang di altri tre elementi. La posizione dei complici sarà valutata in udienza a parte. Con loro, per l’accusa, Sejdini ha speronato una gazzella dei carabinieri: l’epilogo di una notte selvaggia in cui aggredirono un operaio e la moglie rincasati a Lammari. I coniugi si presero una raffica di bastonate.

La gang poi era fuggita su una Clio rubata e inseguita dalla gazzella. Sejdini era già stato arrestato per altri furti tra Lucchesia e Valdinievole. Come la rapina a una 86enne di Segromigno a gennaio 2017. Anche lì i banditi non andarono per il sottile: la donna fu imbavagliata mentre i tre smuravano la cassaforte. A incastrarlo le indagini dei carabinieri coordinati dal maggiore Antonio Trombetta e dirette dalla Procura. I militari hanno dimostrato come le impronte di Sejdini fossero le stesse presenti sull’auto utilizzata per la fuga il 30 marzo e anche che i tabulati telefonici in quelle ore lo localizzassero proprio nei luoghi dei colpi.