"Quella volta che Maradona lasciò i giornalisti per venirmi a salutare"

I ricordi del pasticciere Bruno Petri grande amico dei giocatori argentini: "Prima di un Napoli-Roma mi disse. segnerò per te"

"Dispiace aver letto, sui social network, certe parole rivolte a Maradona nel giorno della sua morte. Era davvero un buono, una bella persona. Me lo presentò Daniel Bertoni e abbiamo avuto ottimi rapporti”. Lo raccontiamo anche qui, nella nostra cittadina, il Pibe de Oro in una versione inedita, intima. Non aveva frequentato Montecatini, ma qui aveva un amico. Anzi, l’amico dell’amico. Giuseppe Petri oggi ha 74 anni ed è in pensione, dopo una vita passata a sfornare paste e torte nelle sue pasticcerie. Prima a Margine Coperta, la storica pasticceria Petri, poi a Chiesina Uzzanese.

Con la sua famiglia, la moglie Sonia Pacini e il figlio William, abitavano in via Monteverdi, la cosiddetta zona musicisti di Montecatini. Nel 1980, la Fiorentina acquistò il talento argentino e campione del mondo, Daniel Bertoni che si trasferì in città, nella casa accanto a quella della famiglia Petri. In pochissimo tempo nacque un’amicizia importante: Giuseppe e Daniel erano spesso insieme nei momenti liberi. Il pasticcere seguiva anche tutte le partite del nuovo amico argentino prima a Firenze, poi in giro per l’Italia. Era il suo confidente e il suo primo tifoso.

"Quando il Napoli acquistò Maradona fu sensazionale, Daniel era contento di veder arrivare in Italia quel giovane talento che poi avrebbe cambiato la storia del calcio. Più volte sono stato a Marechiaro, a Napoli - prosegue Giuseppe Petri - Daniel e Diego Armando abitavano vicino e ci trovavamo spesso a cena insieme dopo le partite. Oppure andavo a vedere gli allenamenti al centro Paradiso di Soccavo. Eravamo un bel gruppo di amici, un “bel clan”, anche con l’altro amico Daniele Passarella".

"Stare insieme a Maradona era divertente, ti portava rispetto e non ti faceva sentire il peso di essere amico del calciatore più grande del mondo. Era un ragazzo come tanti altri, molto semplice. Ho tanti bei ricordi che mi porto nel cuore. Uno però è davvero speciale. La partita era Napoli - Roma e Daniel mi aveva lasciato due biglietti. Uno per me e uno per mio figlio William. Mi disse che dovevo andare a prenderli all’hotel dove alloggiavano con la squadra e me li avrebbero consegnati alla reception. Quando entrai vidi Maradona con intorno decide di giornalisti, non andai a salutarlo perché credevo di disturbarlo, ma quando si accorse del mio arrivo, lasciò tutti i giornalisti, venne da me ad abbracciarmi, mi promise che avrebbe segnato un gol e che dopo la partita ci saremmo visti. In quella partita, vinta 2 a 1 dalla Roma, segnò solo Daniel Bertoni. Rimasero tutti increduli dell’importanza che il Pibe de Oro aveva dato a un perfetto sconosciuto".

"La mia amicizia con Daniel è rimasta nel tempo e ancora oggi, quando viene in Italia, passa sempre a trovare la nostra famiglia. Anche Claudia Villafane, la ex moglie di Maradona è stata a casa nostra a Montecatini, poi negli anni abbiamo perso i rapporti. È stato un bellissimo periodo. Conservo quei ricordi come qualcosa di speciale. Diego meritava tutto l’affetto che gli hanno riservato i tifosi del Napoli e gli argentini"