Vicofaro, "Via da qui appena sarà finita la quarantena"

Il sindaco di Montecatini Luca Baroncini risponde alle accuse. Intanto in città non si placa la polemica e c’è chi scrive un esposto

Vicofaro migranti  (Acerboni/FotoCastellani)

Vicofaro migranti (Acerboni/FotoCastellani)

Montecatini Terme, m24 ottobre 2020 - La vicenda del trasferimento dei ragazzi di Vicofaro negli hotel Covid presenti in città finisce sul tavolo di Giuseppe Creazzo, procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Firenze. L’avvocato Alessandro Dolfi ha inviato un esposto per avere chiarimenti su alcuni aspetti della vicenda. Il legale vuole sapere se tutti gli alberghi utilizzati possono contrattare con la pubblica amministrazione e, quindi, stringere una convenzione come quella realizzata con l’Asl Toscana Centro. L’avvocato Dolfi ha quindi deciso di interpellare la Dda di Firenze. La tensione politica in città inizia a salire, con alcuni interventi polemici."Mi sono opposto in tutti i modi a questa situazione – sottolinea il sindaco Baroncini – quando gli ospiti di Vicofaro non saranno più positivi dovranno andare subito via da Montecatini e, se sono irregolari, dovranno essere espulsi dall’Italia. In città ci sono troppi alberghi sanitari, concentrati in centro. L’Asl deve mettere un limite e coinvolgere di più il Comune". L’ex assessore Alessandro Schiavelli attacca il sindaco Luca Baroncini. Il responsabile dell’amministrazione, indipendentemente dalle ultime vicende legate a Montecatini, ritiene gli alberghi sanitari un utile strumento per alleggerire gli ospedali, garantendo maggiori spazi ai soggetti più gravi. "Baroncini dichiara di non essere assolutamente contrario agli alberghi Covid – sottolinea – Luca, ma cosa stai dicendo? Parli anche a nome della Lega? Io sono contrarissimo a una soluzione deleteria per l’economia e la sicurezza della nostra città". Emiliano Corrieri, assessore alla polizia municipale, si chiede "perché non siano state predisposte strutture adeguate per questi malati?". Fabio Gigli, segretario comunale del Pd, sottolinea che "leggendo le sue parole, prendo atto del fatto che il sindaco non è il capo politico della città. Oggi la competenza è del prefetto, domani della Regione: non si riesce a capire se sia una questione di scaricabarile o se Baroncini non riesca a incidere nelle decisioni che riguardano la città". Simone Magnani, consigliere del Movimento Cinque Stelle, ironizza sulla vicenda. «Non è un paradosso – commenta – che dopo aver voluto un sindaco leghista per combattere l’immigrazione, Montecatini si risvegli con Vicofaro dentro gli alberghi?". Sonia Pira, commissario provinciale della Lega, e Manuel Vescovi, senatore del Carroccio, ribadiscono che "i problemi creati da Don Biancalani non possono essere scaricati su altri comuni. Considerate le cifre da capogiro che ci costano le navi quarantena, perché non spostarli lì, invece che creare disagi in altri posti?" Luciana Bartolini, consigliere regionale e comunale della Lega, e Francesco Bentivegna, coordinatore comunale di Forza Italia, sono ottimisti: gli ospiti di Vicofaro, secondo loro, non rimarranno a lungo a Montecatini. "La loro permanenza – affermano – sarà a tempo determinato, in linea con le stringenti esigenze sanitarie". Bartolini aggiunge che "è stato chiesto alle autorità di pubblica sicurezza di garantire un controllo ventiquattrore al giorno" . Carlo Bartolini, presidente di Apama-Federalberghi, rivela di aver valutato con i soci "se i 150mila euro stanziati dal Comune con le manifestazioni, potessero essere stornati a favore di una resilienza economica delle imprese turistiche". Daniele Bernardini