Pescia, ecco la conferma: "Il punto nascite chiuderà"

L’Asl ufficializza lo stop dal 1° giugno. "Avviata procedura per una deroga, ma occorreranno sei mesi per la risposta da Roma"

Niente più nascite a Pescia dal 1° giugno e almeno fino al prossimo 31 dicembre

Niente più nascite a Pescia dal 1° giugno e almeno fino al prossimo 31 dicembre

Valdinievole, 14 maggio 2022 - Di solito chi tace acconsente e il no comment dell’Asl di ieri faceva presagire quanto oggi viene confermato: il punto nascite di Pescia chiuderà dal 1° giugno.

«Si è tenuto nella sede della SdS Valdinievole – scrive l’Asl Toscana Centro – l’incontro tra l’assessore alla salute Bezzini, il consigliere regionale Marco Niccolai (Pd), i vertici dell’Asl, il presidente di SdS Alessio Torrigiani e i sindaci. Si è proceduto a un approfondimento sul punto nascita di Pescia; presenti anche il direttore del Dipartimento materno infantile Alberto Mattei e il direttore dell’Area ginecologia ostetricia Pasquale Florio. Anche a Pescia si sta assistendo a una sensibile riduzione dei parti. Nel 2021 sono stati 459 e il trend del 2022 sarà di un ulteriore decremento. Le disposizioni ministeriali prevedono l’obbligo udi una autorizzazione per il mantenimento del punto nascita che non raggiunge il limite dei 500 parti annui. Sono stati fatti i passi necessari per ottenere la deroga e quindi il mantenimento del punto nascita. L’iter prevede l’invio di dettagliata comunicazione al ministero della Sanità, entro maggio, che entro 180 giorni dovrà esprimersi. Pertanto è necessario procedere provvisoriamente alla sospensione del parto dal 1° giugno. La sede più prossima sarà il punto nascita dell’ospedale San Jacopo di Pistoia, mentre continuano tutte le attività legate alla gestione della gravidanza e del supporto del post parto. Per far fronte inoltre alle gravi carenze di personale medico di ginecologia, ostetricia e pediatria, l’assessore Bezzini ha dato mandato di espletare appositi concorsi per ricondurre le unità necessarie a quanto previsto dagli standard ministeriali".

«L’interesse della Regione, dell’Asl e dei sindaci – scrive ancora l’Asl – è il mantenimento del punto nascita e la procedura della proroga permetterà il rispetto di tale volontà. L’obiettivo comune è la riapertura al massimo il 1° gennaio 2023. Contemporaneamente è stato precisato che dal mese di giugno si attiverà alla maternità dell’ospedale di Pescia un centro chirurgico interaziendale legato ai percorsi regionali di fecondazione assistita; l’utilizzo delle sale operatorie per lo smaltimento delle liste di attesa chirurgiche della ginecologia aziendale; progetto sperimentale di telemedicina. Il concorso per la direzione della chirurgia generale dell’ospedale SS. Cosma e Damiano verrà espletato il prossimo 1° giugno".

«L’Asl – scrive Luciana Bartolini, consigliere regionale della Lega – deve chiarire le sue vere intenzioni e a tal proposito redigerò immediatamente un’interrogazione in cui chiederemo quale sia il futuro della struttura operativa. Se si andasse verso questa direzione, potrebbero sorgere potenziali problemi per le partorienti della zona. La sanità territoriale andrebbe semmai valorizzata e non colpevolmente depotenziata come sta sempre più accadendo in Toscana".

Mai