L’antico Palazzo del Capitano, i vicoli che si arrampicano e si intrecciano tra le case, una scenografia semplice che riporta al pentagramma con le luci che sembra illuminino le note alte e basse, i costumi con i colori giapponesi di quella tragedia nata dalla penna del maestro Giacomo Puccini qual è Madama Butterlfy, hanno fatto del centro storico valdinievolino la cornice di una delle più belle opere del compositore lucchese.
I cantanti-attori vincitori del concorso lirico "Voci in Canto 2021" si sono esibiti davanti a circa trecento persone lasciando senz’altro un segno del melodramma che li ha coinvolti e nello stesso tempo sono riusciti a emozionarli grazie anche alla direzione artistica del maestro Antonio Bellandi e alla regìa di Alessandro J. Bianchi.
Il sindaco Dino Cordio nella presentazione della serata ha iniziato dicendo che portare a Uzzano le musiche di Puccini è una cosa unica. "Tutti gli anni – ha aggiunto – siamo a pensare se ne varrà la pena, anche perché è veramente faticoso, ma tutti gli anni, quando salgo su questa pedana, in questa piazza, diciamo sì, ne valeva la pena e per questo non posso che ringraziare i contributi della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, della Banca di Pescia e Cascina, la Regione, la Fondazione Giacomo Puccini e il conservatorio di Shanghai. L’ ambizione – ha proseguito il sindaco – è di rendere questa manifestazione internazionale. La pandemia ha interrotto i procedimenti, ma siamo ripartiti e grazie al maestro Antonio Bellandi e la sua Accademia Giacomo Puccini fondata insieme alla associazione Strada dell’olio Borghi e Castelli della Valdinievole che hanno dato forza a questa manifestazione, Circolo Bardelli di Uzzano, possiamo riprendere a lavorare per costruire qualcosa di importante".
Tra i presenti il rappresentante del prefetto De Cristofaro, don Bernie in rappresentanza della Curia di Pescia, il consigliere regionale Marco Niccolai. "Per me – ha detto quest’ultimo – è sempre una emozione venire ad Uzzano ad assistere a una rappresentazione lirica. La lirica è una grande espressione della nostra storia e dell’Italia nel mondo; ritrovarsi qui e vedere partecipanti che arrivano dall’altra parte del mondo è un marchio che ci contraddistingue. Il grazie maggiore va ad Antonio Bellandi che ci permette di vivere orgogliosi in questo territorio".
Stefano Incerpi