Otto anni di violenze sessuali sulla nipote, pedofilo arrestato

Decisivo il racconto della giovane vittima

Violenza su minori

Violenza su minori

Montecatini 18 giugno 2019 - La paura le impediva di raccontare a qualcuno le carezze proibite che avrebbe subito dallo zio. Poi, a distanza di tempo, dopo aver visto un’altra vittima finire nelle mani dell’uomo, ha trovato la forza di denunciare tutto. Alla fine, grazie alle indagini svolte dagli agenti del commissariato di Montecatini diretto dal vicequestore Mara Ferasin, un uomo di circa 45 anni residente in Valdinievole è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su minore. La nipote, per otto lunghi anni, ha subìto in silenzio, del tutto incapace di ribellarsi a quelle terribili attenzioni.

La sua vita era diventata un vero inferno, tra le violenze sessuali che avrebbe subito da un parente così prossimo e il terrore delle eventuali ritorsioni se avesse voluto parlare. La ragazza, tra i dieci e i diciotto anni, ha vissuto un incubo senza fine, dal quale non riusciva più a svegliarsi. Poi quei fatti terribili erano cessati e per sette anni non era accaduto altro.  Un giorno, la giovane, che oggi ha 25 anni, ha visto lo zio insieme a una ragazzina di appena 14. Chi subisce una violenza così terribile forse acquisisce la capacità di comprendere quando le stesse cose stanno capitando ad altri.

La ragazzina di 14 anni infatti da due-tre era il nuovo oggetto dei piaceri perversi dello zio. La donna si è rivolta ai servizi sociali per segnalare la vicenda, parlando con una psicologa. I fatti sono stati subito segnalati alla polizia, che ha dato il via alle indagini. Le violenze sessuali ai danni di minori rappresentano un reato abbietto, qualcosa capace di travolgere la spensieratezza di un bambino. Gli agenti del commissariato di Montecatini devono aver pensato a questo ogni giorno, mentre svolgevano le indagini, cercando di ricostruire i fatti. Alla fine, grazie all’attività della polizia di Stato, per l’uomo sono scattati gli arresti domiciliari.

Il commissariato ha svolto le indagini con grande riservatezza, senza fornire alcuna notizia ai mezzi di informazione, come del resto la procura. Scelta che nasce a causa del coinvolgimento di minorenni, vittime di un reato così osceno. E’ stato solo grazie ad ambienti vicini alla famiglia di una delle ragazze che è stato possibile apprendere i fatti. Le indagini del commissariato proseguono: in base agli indizi raccolti le vittime dell’arrestato potrebbero essere ben più di due. L’uomo, travolto dalle sue insane passioni, potrebbe aver cancellato la spensieratezza di altri ragazzini.