Violenza e minacce alla madre e alla sorella per acquistare droga, arrestato

Intervento della squadra di pg del commissariato di Montecatini

L'uomo è stato arrestato dalla polizia

L'uomo è stato arrestato dalla polizia

Montecatini 11 agosto 2018 - «Se non mi dai i soldi per comprare la droga, ti ammazzo!» E’ stata sua madre a denunciarlo, stanca delle violenze che lei e l’altra figlia, minacciata di morte dal consanguineo, dovevano subire ogni giorno. Un uomo di 45 anni, esponente di un’importante famiglia di imprenditori montecatinesi, è stato arrestato dagli agenti del commissariato, diretto dal vicequestore Mara Ferasin. Adesso, in base all’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pistoia (Gip) Patrizia Martucci, su richiesta del pubblico ministero Linda Gambassi, si trova ai domiciliari nella sua abitazione. 

 

L’uomo è indagato per violenza privata, estorsione e atti persecutori. Una storia drammatica e dolorosa, iniziata a causa della droga. Da qualche anno infatti il giovane era precipitato nella spirale degli stupefacenti. Sniffava cocaina e i suoi consumi aumentavano sempre di più facendo crescere, allo stesso tempo, il bisogno di soldi. Tutti i giorni, per acquistare la droga, chiedeva dai 50 ai 100 euro alla madre e alla sorella. E se le due donne si rifiutavano di darglieli, la sua rabbia esplodeva in modo incontrollabile. La droga, ormai una priorità nella sua vita rispetto a tutti gli altri affetti, lo aveva reso incapace di comprendere la situazione venutasi a creare. 

 

Lo scopo principale della sua giornata era riuscire a consumare quella maledetta polverina bianca. Promettere alla sorella di toglierle la vita, quindi, rappresentava un valido strumento davanti alla possibilità di acquistare droga. Poco tempo fa, la madre ha deciso che era giunto il momento di dire basta all’inferno in cui lei e la figlia erano cadute. La sofferenza che stavano attraversando era diventata impossibile da sopportare. Così, la donna si è rivolta al commissariato di Montecatini. Gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del commissariato hanno subito iniziato gli accertamenti, consci della gravità del caso che stavano affrontando.

 

Le vittime dell’uomo andavano, ogni giorno, andavano sempre di più incontro a rischi gravissimi. Alla fine, le prove raccolte dagli agenti del vicequestore Ferasin hanno spinto il pm Gambassi a chiedere gli arresti domiciliari per l’indagato, ottenendo l’ordinanza dal Gip Martucci. Gli uomini della pg hanno provveduto a eseguire l’arresto, accompagnando l’uomo nella sua abitazione, dove dovrà attendere la conclusione delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio.