Polizia, arrestato uno spacciatore con 30 dosi di cocaina

L'uomo veniva a vendere lo stupefacente a Montecatini da un comune limitrofo

Il vicequestore Ferasin, a sedere, con gli agenti del commissariato

Il vicequestore Ferasin, a sedere, con gli agenti del commissariato

Montecatini 17 aprile 2018 - Veniva quasi ogni giorno a Montecatini per “lavorare”, come se fosse un impiegato o un agente di commercio, ma, in realtà, spacciava cocaina. Gli agenti del commissariato, diretto dal vicequestore Mara Ferasin, hanno arrestato un italiano di cinquant’anni, residente in un comune limitrofo, venerdì scorso, al termine di una complessa attività investigativa durata alcuni giorni. I poliziotti hanno svolto un’accurata serie di appostamenti e pedinamenti per dimostrare l’attività commerciale a cui era dedito questo soggetto.

L’uomo, adesso, è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La squadra di polizia giudiziaria del commissariato lo ha notato mentre si aggirava per la città e, così, sono partiti gli accertamenti. Il pusher, di solito, si spostava in automobile o insieme ad altre persone. Alla fine, la polizia ha fermato il mezzo sui cui viaggiava, dando il via a una perquisizione personale. L’uomo è stato trovato in possesso di un cellulare, con una serie di messaggi, scritti fino a un attimo prima, che, sebbene in codice, hanno lasciato pochi dubbi agli inquirenti sul tipo di attività da lui svolta.

I riferimenti alle consegne e ai tempi, infatti, sono stati compresi senza difficoltà. La perquisizione è proseguita a casa del pusher, dove, in un sottoscala, è stata rinvenuta cocaina già confezionata in dosi termosaldate dentro involucri di cellophane, all’interno di un calzino, un bilancino di precisione, un cucchiaio e altro materiale per il confezionamento. Lo stupefacente rinvenuto, comprese le dosi già preparate, era circa 30 grammi, un quantitativo che, in rapporto al peso con cui vengono di solito confezionate le dosi minime, sarebbe stato sufficiente per 30 persone.

L’uomo è stato quindi accompagnato negli uffici del commissariato di Montecatini, dove è stato sottoposto alle procedure di fotosegnalamento, mentre il cellulare è stato sequestrato. Gli agenti della squadra di polizia giudiziaria, attraverso i controlli, hanno appurato che l’arrestato era già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona. L’uomo, al termine della procedura, è stato trasferito nel carcere di Santa Caterina, a Pistoia, in attesa dell’udienza di convalida, che si è tenuta ieri. Il magistrato, dopo aver confermato la procedura della polizia, ha disposto gli arresti domiciliari per l’uomo, che sarà sorvegliato attraverso il braccialetto elettronico. In base all’articolo 73 del Dpr 309 del 1990, lo spacciatore rischia una condanna da sei a vent’anni e la multa da 26mila a 260mila euro.