Pinochi e il rilancio 2021 "Penso a grande evento"

Il neoassessore al turismo rivela le prime mosse: "Longevità e cure post-Covid in una manifestazione di rilievo nazionale. Puntare su anziani attivi e famiglie"

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Da due mesi è al lavoro per ridare speranze al turismo messo al tappeto dalla pandemia e già in forte declino anche in precedenza. Federica Pinochi è all’opera con l’obiettivo di programmare la stagione 2021, portando in città un evento di rilievo (si spera in primavera) e dando un nuovo assetto alle strategie della Città del Natale. Al contempo coordina l’Ambito territoriale turistico della Valdinievole, che vede Montecatini capofila. Qui il fine è fare squadra con tutti gli altri Comuni (adesso è entrato anche Ponte Buggianese) per ampliare al massimo l’offerta turistica dal Montalbano a Collodi. A Pinochi abbiamo chiesto di parlarci di queste prime settimane di impegno.

"Ho partecipato a due riunioni dell’Ambito – ci dice – con l’obiettivo dichiarato di trovare un minimo comun denominatore fra così tanti soggetti. Tutti sanno che Montecatini ha l’80% delle presenze della Valdinievole, ma l’interdipendenza fra questi territori è evidente. Gli altri Comuni hanno bisogno della massa di turisti attirati da Montecatini e questa non può fare a meno di un territorio ricco di natura, storia, paesaggi, potenzialità già espresse e altre da mettere in risalto. Le fortune di ognuno sono le fortune di tutti. Dobbiamo quindi procedere all’unisono nel segno di un’offerta turistica integrata. Fra cui rientra per esempio il progetto del Cammino di San Jacopo, che sto seguendo da vicino".

Sul fronte interno, Pinochi adotta un atteggiamento bipartisan. "Ho avviato un tavolo con le associazioni, coinvolgendo anche le minoranze politiche. In questa grave crisi non è possibile non remare tutti assieme. Per i diverbi ci sarà sempre tempo quando il nostro turismo sarà tornato in carreggiata".

Per rilanciare la città sono necessari un cambio netto di mentalità e nuove strategie. "In questi due mesi – riprende l’assessore – non siamo rimasti fermi: tutt’altro. Innanzitutto è indispensabile uno scossone generale alle dinamiche che finora hanno caratterizzato una città dove i quattro quinti degli ospiti era straniero. Fino a oggi facevamo una nostra proposta al mercato del turismo, aspettando che bussasse alla nostra porta. Tutto questo non è più possibile. Dobbiamo essere noi ad andare sul mercato e capire quello che chiede, dotandoci dei servizi e dei prodotti che sono più attrattivi. Oggi il mondo, vicino e lontano, chiede sostenibilità ambientale, turismo slow, borghi antichi, attività outdoor e sportive. Tutte pratiche antiaffollamento, all’aria aperta e quindi anche meno soggette a contagi. E’ da queste richieste che deve nascere la nostra trasformazione, in attesa che le Terme imbocchino nuove strade e arrivino i grossi investimenti che tutti auspicano. Nel frattempo ognuno in città si rimbocchi le maniche e faccia la sua parte".

E dalle parole alle proposte concrete. "Per la primavera – specifica Federica Pinochi – che potrebbe essere fine aprile o maggio, penso a un evento in presenza dai forti contenuti scientifici legato anche al termalismo. Dobbiamo puntare su due temi-chiave: longevità (argomento di rilevanza mondiale) e riabilitazione post-Covid. Per entrambi Montecatini ha grosse carte da giocare. Siamo già la città ideale per gli anziani dalla vita ancora attiva e per le famiglie con bambini. Dobbiamo battere su questi tasti. Sono in contatto con la direzione sanitaria delle Terme per una manifestazione che deve far parlare in Italia, dotandosi di un comitato scientifico di qualità. Anche il turismo dei bambini deve essere una nostra caratteristica. In questa chiave diventa fondamentale pensare subito a una Città del Natale 2021 con nuovi contenuti, per superare la concorrenza. Tutto questo in connessione con diversi altri eventi di tipo sportivo e sociale che potremo avere il prossimo anno".

Le idee sono fondamentali, ma servono poi i soldi per concretizzarle. "E’ indubbio – conclude Pinochi – che la città dovrà dotarsi di un budget adeguato al rilievo dei progetti da mettere in campo. Si rinunci magari a qualcosa di rinviabile e si destinino risorse a un programma innovativo. Altrimenti tutto questo resterà solo nelle intenzioni".

Marco A. Innocenti