Partecipate, Spadoni verso una presidenza bipartisan

L'esponente di Forza Italia è in pole position per ricoprire il ruolo

Una seduta della commissione partecipate

Una seduta della commissione partecipate

Montecatini 25 novembre 2017 - Giovanni Spadoni, avvocato e consigliere comunale di Forza Italia, potrebbe essere il nuovo presidente della commissione per il controllo delle società partecipate. E’questo il nome che sembra avere maggiori possibilità, in vista della seduta convocata per martedì 29, alle 13.30. Silvia Motroni, attuale presidente, ha rassegnato le dimissioni in seguito al suo ingresso nell’assemblea fiorentina del Pd. Il presidente della commissione consiliare per il controllo delle società partecipate, come è noto, deve essere espresso dall’opposizione. La maggioranza, di solito, si astiene al momento del voto, consentendo l’elezione della persona designata dagli avversari politici. 

 

All'inizio del secondo mandato amministrativo del sindaco Giuseppe Bellandi, la minoranza aveva chiesto di affidare questo ruolo a Cristiano Berti, consigliere del Movimento Cinque Stelle. Il Pd, però, non gradendo per niente questa possibilità, non si astenne, come da prassi, e votò per Motroni. L’opposizione, anche questa volta, potrebbe ritentare la carta Berti, ma i democratici hanno comunque i numeri dalla loro parte. Difficile, quindi, che parte un muro contro muro, destinato a non portare alcun risultato tangibile.

 

Un accordo sul nome di Spadoni, rientrato da poco in consiglio dopo le dimissioni di Alberto Lapenna, appare quindi molto probabile. L’avvocato, infatti, è apprezzato anche nell’ambito della maggioranza, dove è giudicato una persona di grande equilibrio. Il nuovo presidente della commissione di controllo, in ogni caso, dovrà affrontare subito il delicato nodo delle Terme. La società, infatti, è alle prese con l’approvazione del bilancio 2016, la cui votazione dovrebbe tenersi la prossima settimana, dopo alcuni rinvii. 

 

Anche lo scorso anno, il documento economico venne votato ben oltre i termini in cui, di consuetudine, viene approvato. Intanto, la Regione sta preparando il bando di vendita delle quote di maggioranza della società, che fanno capo a Firenze. I sindacati, nel corso di un recente incontro tenuto con l’assessore al termalismo Federica Fratoni, hanno ottenuto l’inserimento di una clausola di salvaguardia relativa al mantenimento del livello occupazionale. La partita decisiva sul futuro dell’azienda, quindi, sembra destinata a giocarsi nell’arco di poche settimane. Spadoni, in caso di elezione, dovrà quindi affrontare una vicenda assai scottante, con l’impegno di garantire la massima trasparenza in un contesto caratterizzato da mille laccioli normativi legati alla riservatezza. Daniele Bernardini