Padule ghiacciato, quintali di granaglie agli animali

Per il gelo danni anche agli argini

Un volontario mentre distribuisce le granaglie

Un volontario mentre distribuisce le granaglie

Montecatini Terme, 12 gennaio 2019 - Quintali di granaglie scelte come cibo in aiuto degli uccelli migranti che vengono a svernare in Padule. A darne notizia sono i responsabili del Centro di ricerca e documentazione del Padule di Fucecchio che descrivono la singolarità dell'intervento sulla avifauna, reso necessario a seguito del gelo che ha colpito le nostre zone negli ultimi giorni. «Nei giorni scorsi sono stati distribuiti alcuni quintali di miscele di cereali come orzo, mais, sorgo – spiegano dal Centro – per offrire un aiuto alle migliaia di uccelli che svernano nella riserva naturale del Padule di Fucecchio. L’intervento è stato effettuato, come da protocollo tecnico, dopo che per dieci giorni consecutivi la maggior parte della superficie è risultata ghiacciata. In tali condizioni per molti uccelli che si alimentano prevalentemente in acqua e nelle ore notturne, come le varie specie di anatre selvatiche, diviene molto difficile reperire cibo ed è corretto intervenire per fornire un aiuto». Per questo motivo in aree dove abitualmente gli uccelli si concentrano, gli addetti provvedono a rompere la lastra di ghiaccio e gettare il cibo nelle acque basse facendo attenzione di farlo nei punti non accessibili a cinghiali e ratti.

«Anche il mantenimento di una opportuna circolazione idrica all’interno delle aree contribuisce ad offrire spazi risparmiati dalla morsa del ghiaccio – continuano dal Centro – In assenza di tali condizioni non è corretto alimentare artificialmente gli animali selvatici, ma l’attenzione deve essere posta essenzialmente nel creare e mantenere habitat idonei, dove la fauna, nelle sue diverse componenti, può trovare cibo e rifugio». Per questo a dicembre il personale qualificato del Centro, con l’aiuto di alcuni collaboratori volontari, è intervenuto per chiudere alcune falle che si erano originate sull’argine ovest dell’area Le Morette. «Gli argini sono stati riparati utilizzando palificate, tavolame e sacchi di sabbia. Grazie a tale intervento sarà possibile stabilizzare i livelli idrici e trattenere l’acqua fino ai mesi estivi. Purtroppo non sarà invece possibile fino all’estate prossima riparare i danni recati all’argine che dal Porto delle Morette porta all’omonimo osservatorio faunistico. Il transito di veicoli che, nonostante il divieto di accesso, si è verificato ha reso assai fangoso il percorso. Raccomandiamo quindi di utilizzare stivali di gomma, ricordando che nei giorni festivi è attivo un servizio gratuito di apertura dell’osservatorio, con possibilità di osservare gli uccelli con cannocchiali ad alta definizione di immagine». Sull'intervento il presidente uscente del Centro Rinaldo Vanni ha detto «Il carattere di presidio esercitato dall’associazione, in grado di unire professionalità e volontariato, è tutela di un bene di grande valore. Un’attività che va avanti da oltre 20 anni a vantaggio di tutti».