Giurlani libero, a pranzo con gli amici: “Le prossime elezioni? Mai dire mai” / FOTO

«Rimpatriata» dell’ex sindaco di Pescia dopo gli arresti per peculato

Oreste Giurlani, dimessosi da sindaco di Pescia dopo  gli arresti, con la titolare del locale dove si ieri è svolto il pranzo

Oreste Giurlani, dimessosi da sindaco di Pescia dopo gli arresti, con la titolare del locale dove si ieri è svolto il pranzo

Lucca, 2 luglio 2017 - Dopo  la revoca degli arresti domiciliari per l’inchiesta giudiziaria che lo ha visto coinvolto il mese scorso come presidente dell’Uncem Toscana (l’organismo che riunisce i Comuni Montani), con l’accusa di peculato, Oreste Giurlani, dimessosi dalla carica di sindaco di Pescia, ha selto Fabbriche di Vallico, uno dei luoghi ai quali è particolarmente legato per trascorrere uno dei primi giorni dopo il ritorno in libertà. Si tratta di un ritorno nei luoghi montani che lo hanno visto amministratore per un decennio fino a tre anni fa, dopo la fusione tra Fabbriche e Vergemoli e la nascita del Comune unico di Fabbriche di Vergemoli. 

Il legame col territorio è ancora molto forte e reciproco. Lo si vede dall’accoglienza riservatagli al ristorante Da Sandra, a Fabbriche di Vallico dove ieri si è riunito per un pranzo con decine di amici. La sua presenza non è passata inosservata, con un continuo via vai di persone a salutarlo e offrirgli solidarietà e comprensione. Le pur pesanti accuse che ricadono sull’ex sindaco di Fabbriche sembrano non scalfire i vecchi amici e la gente di qui. Giurlani è accusato di avere speso 570 mila euro di denari dell’Unione dei Comuni montani da lui presideuta per acquistare fra l’altro cappotti da 800 euro l’uno, iPad di ultima generazione, cellulari e aver richiesto il rimborso per viaggi ci oltre 500 km al giorno.    «NON MI SONO ancora espresso pubblicamente, - esordisce Oreste Giurlani, lasciando per un attimo il tavolo - è la mia prima uscita dopo il ciclone che mi ha travolto. Ho cambiato numero di telefono e conservo con cura i contatti personali più importanti in un periodo nel quale principalmente devo pensare a difendermi. Non posso affrontare temi oggetto di inchiesta, ma mi sento sereno e annuncio che sto lavorando a un incontro che terrò a Pescia giovedì dove, per la prima volta, incontrerò direttamente i cittadini».