"Occupare simbolicamente la Regione per sbloccare la grave crisi"

Lo propone l’ex consigliere Carlo Maltagliati. "In passato certe azioni di protesta portarono a soluzioni positive per la città"

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"Alcuni mesi or sono – scrive l’ex consigliere regionale Carlo Maltagliati e presidente di Caccia Pesca Ecologia – la città di Montecatini si svegliò con una notizia eccezionale: era stata inserita nel patrimonio Unesco. Se questa cosa fosse accaduta nel secolo scorso, ci sarebbero stati festeggiamenti per giorni, con fuochi d’artificio. Purtroppo tutto è avvenuto tra la noncuranza sia dei montecatinesi che dell’amministrazione comunale. Ci si potrebbe domandare: i nostri concittadini non hanno più amore per la città e le sue Terme? Questo non lo credo. Purtroppo sono coscienti che oltre a questo fatto è arrivata la notizia che le banche creditrici hanno chiesto il fallimento delle Terme e il tribunale fallimentare ha fissato la prima udienza l’11 ottobre. Andare a cercare le responsabilità, al punto in cui siamo, sarebbe una perdita di tempo. Allora bisogna assistere alla rovina economica della città? I nostri figli, i nostri nipoti cosa penseranno della nostra generazione: forse che siamo stati degli inetti? Forse scendere in piazza? Ma a fare cosa. Il giorno dopo nessun più se ne ricorderebbe; i bei striscioni e cartelloni di protesta finirebbero nella spazzatura".

"A spingerci verso questo disastro – aggiunge Maltagliati – è innegabile che sono stati i politici locali, senza fare sconti a nessuno, ma la Regione con i suoi presidenti ci ha messo del suo. Vi ricordate quando Enrico Rossi, in occasione della tornata elettorale che riguardava la sua rielezione al Grand Hotel La Pace promise 50 milioni di euro per sistemare le Terme? E tenendo fede al suo impegno, dopo un paio di anni dalla sua rielezione pretese il 17% della quota azionaria in mano al Comune, perché lui aveva dato alle Terme qualche milione e il Comune, essendo in difficoltà economica, non si era adeguato. Eugenio Giani ha fatto uguale. L’unica soluzione per la salvezza economica di Montecatini è la Regione; dare alle Terme 25-30 milioni per la Regione è una barzelletta. Visto il poco tempo che abbiamo c’è solo un modo per far capire a chi non vuole capire: “occupare“ la Regione Toscana. Il sottoscritto questa esperienza l’ha già fatta; erano i lontani anni ’60 quando ero segretario del Partito Liberale a Montecatini e come consigliere del Pli c’era in Comune l’ingegner Righetti. Mi venne a trovare l’amico Marco Brigadin (credo capogruppo del Pci) e mi disse che il suo partito e altri della minoranza volevano protestare contro l’amministrazione dei democristiani (e credo socialisti) che gestivano il Comune. Questi volevano apportare certe modifiche al piano regolatore. Per convincere Righetti mi ci volle un po’ di tempo, ma condivise che un’azione decisa era necessaria e l’occupazione di uno o due giorni ottenne il ritiro di questa proposta. Nella stessa situazione mi sono trovato nei primi anni ’90 quando ero consigliere regionale. Queste “occupazioni“ possono farle i consiglieri eletti, non certo singoli cittadini. Questi possono stare fuori dalla Regione a manifestare. State pur certi che i soldi per Montecatini verranno trovati, specie ora che siamo in campagna elettorale".