"Non sfruttiamo il caso in campagna elettorale"

Il segretario della Lega Tintori sulle polemiche dopo la mossa delle banche "Assurdo chiedere le dimissioni al sindaco Baroncini, responsabilità di altri"

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"La giunta di Montecatibi e le forze politiche che la sostengono reputano che il tentativo di Edoardo FanucciI e dell’opposizione Pd e Movimento Cinque Stelle di sfruttare ai fini elettorali la vicenda delle Terme di Montecatini, di basso livello etico-politico, quando chiede le dimissioni del sindaco Luca Baroncini attribuendogli una responsabilità politica diretta per l’istanza di fallimento della spa presentata dalle banche. Lo stato di insolvenza delle Terme spa è, infatti, conseguenza diretta di anni di scelte sbagliate da parte del socio di maggioranza Regione". Inizia così il duro intervento del segretario della Lega Mauro Tintori. "La giunta di Baroncini – prosegue - ha ereditato dalle amministrazioni di centrosinistra succedutesi nei 10 anni precedenti a guida di Giuseppe Bellandi una massa di debiti che crescevano in modo esponenziale ed ha cercato di sollecitare una soluzione che prevedesse il coinvolgimento di capitali privati e sulla base di bandi miranti ad acquisire notizie sui coloro che manifestavano il loro interessamento.- Rispediamo, pertanto, al mittente ogni addebito di responsabilità diretta sui debiti della società. Cosa dire, d’altro lato, dell’operato di Fanucci che nel periodo dal 2009 al 2013 ha ricoperto il ruolo di Vice Sindaco nella prima giunta Bellandi.- Perché non sono stati programmati e attuati interventi per mettere in sicurezza le Terme? E’ stato tanto ingenuo da aspettare che arrivassero i famosi 50 milioni promessi da Enrico Rossi e compagnia cantante, che passata la campagna elettorale regionale si sono affrettati a dichiarare le partecipazioni nelle terme toscane non strategiche e di dover procedere alla vendita delle proprie partecipazioni azionarie. In verità, il gruppo Lega in consiglio regionale, con mozione presentata da Luciana Bartolini, richiese alla giunta Rossi di acquisire lo stabilimento Tettuccio al patrimonio storico regionale toscano, indicando con quali poste di bilancio effettuare l’intervento.- La mozione venne respinta dalla Giunta Rossi di cui Federica Fratoni era assessore al termalismo.- Cosa è cambiato nel frattempo da poter ritenere possibile l’acquisizione da parte di Regione Toscana del Tettuccio? Eugenio Giani e la sua Giunta hanno ribadito di voler procedere alla vendita delle azioni di Terme spa, trasformando la ormai obsoleta proposta di Fanucci in una mera e vana promessa elettoralistica di cui avremmo fatto volentieri a meno. Sulla fattibilità dell’acquisizione da parte del Comune di Montecatini dello stabilimento Torretta, secondo noi, esistono più ombre, che luci: se da una parte l’acquisizione si potrebbe realizzare mediante risorse comunali, d’altro lato, lo stato delle finanze comunali renderebbero difficili gli interventi di manutenzione straordinaria al tetto, alla struttura e al giardino dello stabilimento. Sulle altre due proposte la giunta non si è mai dichiarata contraria e la loro realizzazione è da ritenere praticabile con la partecipazione di enti quali la Fondazione Caript e gli Uffizi fiorentini per le Terme Excelsior e l’entrata in campo del ministero del turismo, tramite Cassa depositi e prestiti e grazie all’intesa tra sindaco e il ministro Massimo Garavaglia. I tempi di realizzazione rimangono, comunque, di mediolungo termine. Il sindaco Luca Baroncini e la Giunta, all’inizio del proprio mandato, parteciparono ad un sit-in davanti alla sede della Regione organizzato da cittadini e rappresentanti delle associazioni di categorie e dei sindacati: considerata la risposta ricevuta, è risultato palese che ricercare il dialogo con le giunte regionali di sinistra era una pia illusione; da qui la decisione di battere altre vie che tenessero in dovuto conto la partecipazione di capitali privati per effettuare gli investimenti necessari a risolvere la crisi delle Terme di Montecatini. Concludendo. la maggioranza di centrodestra è disposta a ricercare soluzioni praticabili, anche con la partecipazione delle forze di minoranza, con lo scopo di evitare il blocco dell’attività delle Terme di Montecatini, ritenendo il termalismo attività di primaria importanza per l’economia del territorio".