No alla violenza, gli studenti hanno le idee chiare

Ecco i pensieri dei giovani scaturiti dall'incontro organizzato dal Comune di Uzzano per celebrare la Festa della Toscana e inaugurare la panchina rossa

Uzzano, inaugurazione della panchina rossa contro la violenza sulle donne

Uzzano, inaugurazione della panchina rossa contro la violenza sulle donne

Uzzano, 5 dicembre 2019 - Rispettare, comunicare, denunciare. Sul tema della violenza di genere hanno le idee chiare i ragazzi delle classi terze della scuola media «Primo Levi... per ricordare» dell'istituto Rita Levi Montalcini di Uzzano, invitati dall'amministrazione comunale sabato scorso, proprio nel giorno in cui si celebrava la Festa della Toscana e l'abolizione della pena di morte, alla tradizionale tavola rotonda sulla violenza di genere e all'inaugurazione della panchina rossa che è stata collocata in località La Costa.

Pubblico impeccabile per attenzione e comportamento, ancora una volta i giovani, anzi i giovanissimi non solo hanno saputo cogliere il messaggio sulla violenza di genere, ma hanno soprattutto dimostrato una logica spietata e un'inattesa maturità su quel che ci sarebbe da fare. Il nostro quotidiano ha sottoposto loro due semplici domande, la prima se avessero mai assistito a qualche episodio di violenza verso qualcuno più debole e la seconda su cosa potrebbe fare ogni persona per contrastare la violenza sulle donne.

Oggi ragazzi diventano protagonisti con alcune delle loro bellissime risposte e con una punta di rammarico per non poterle pubblicare tutte. Per fortuna in pochi hanno assistito a ingiustizie pesanti, ma su quanto si può fare hanno tutti le idee chiare. Carlotta e Sara, 3°C «Prima di tutto non fare noi violenza e poi cercare di parlarne con più persone possibile e nel modo più chiaro possibile», Niccolò 3°B «Non prendere in giro nessuno per l'altezza e i voti. Essere più gentili e meno maneschi», Sara 3°C «Forse eliminare la violenza sulle donne è impossibile individualmente, ma le donne sono forti e possono sconfiggere le loro paure affrontando chi fa loro del male», Anonimo «Non violentarle perchè non è giusto e se qualcuno di noi diventa un datore di lavoro deve essere imparziale davanti ai due sessi».

Maddalena 3°B «Pensare sempre prima di agire e provare a essere sempre gentili», Melissa 3°C «Fermarsi a cercar di capire come si sentono se private della loro libertà e poi agire per aiutarle», Federico, Ersi e Claudio e Deriush 3°B, Jacopo 3°A, e Marco 3°C «Stare vicino alle donne vittime di violenza facendole sentire al sicuro e invogliandole a sporgere denuncia», Alessandro «La gente deve smettere di giudicare gli altri, siamo tutti uguali», Filippo «Ognuno può parlare con le vittime e farle ragionare sul fatto che non sono sole», Federica 3°B «Una cosa molto semplice è non usare più violenza fisica e psicologica verso l'altra persona e essere un esempio per le generazioni future», Livia Maria 3°C «Una volta una ragazza fu accusata ingiustamente di aver costretto un ragazzo a stare con lei, poi si scoprì che era stato il contrario. Le donne non sono oggetti. Sono persone con dei sentimenti veri. Non basta un solo giorno di iniziative sul tema, ci vorrebbe una settimana intera», Lavinia 3°B «Aiutare le persone che stanno subendo o hanno subito abusi e una legge più drastica sul tema», Luca 3°B «Prima imparare a rispettare le donne e poi insegnarlo agli altri», Davide 3°B «Sostenerle e farle sentire importanti», Alice 3°A «Dire sempre tutti ai ragazzi e ragazze in modo che sappiano quante donne stanno soffrendo ora e sappiano cosa fare se dovessero assistere a scene di violenza», Benedetta 3°C «Divulgare informazioni utili anche sui social», Luca 3°A «Io non so nulla su come migliorare la situazione quindi la soluzione la scriverà un altro».

Thomas 3°C «Cominciare a stare in pace partendo da noi stessi», Iman 3°B «Non dare noia e offendere le donne ma dire loro parole carine», Marco 3°C «Dare alle donne il coraggio di ribellarsi», Veronica 3°A «Non far mai sentire una donna a disagio o inferiore, siamo tutti uguali», Ruben «Non giudicare male quel che la donna ha fatto bene», Lorenzo 3°B «Creare più centri antiviolenza e aumentare le sanzioni per chi compie atti di violenza», Giovanni 3°B «Le donne devono denunciare tutto quello che è successo e far valere i propri diritti a testa alta», Cristian 3°A «Riuscire a aiutare le donne non picchiandole ma amandole», Martina e Veronica 3°A «Protestare per far capire agli uomini che le donne sono importanti quanto loro». Arianna Fisicaro