Montecatini, migranti in arrivo. L’allarme di Federalberghi

Degli ottanta sbarcati a Pisa, una parte è destinata anche alla provincia di Pistoia. Federalberghi: "Gli hotel devono fare gli hotel. Abbiamo già dato"

Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Toscana

Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Toscana

Montecatini Terme, 10 maggio 2023 – “La Toscana è da sempre terra di accoglienza, quindi è giusto fare il possibile per ospitare anche i migranti, ma facciamo attenzione a non minare i delicati equilibri dell’economia turistica". L’appello per la Regione arriva dal presidente di Federalberghi Toscana, Daniele Barbetti, "dopo le notizie sull’arrivo dei primi profughi a Montecatini".

L’associazione di categoria pone il problema di non danneggiare il settore. "Troviamo giusto è appropriato l’utilizzo di ex caserme e altri immobili dismessi per ospitare i cittadini stranieri che arriveranno – prosegue Barbetti – ma sarebbe da evitare l’uso di strutture ricettive nelle principali destinazioni turistiche. Il comparto alberghiero ha dato tanto, in questi anni, per fronteggiare emergenze di tutti i generi nelle principali destinazioni turistiche: Covid, terremotati, rifugiati, migranti. Ma non si può sempre lavorare in emergenza. Gli alberghi devono fare gli alberghi, ovvero aprire le proprie porte ai turisti. La destinazione Toscana non può permettersi di perdere punti agli occhi dei viaggiatori internazionali, per questo chiediamo alla Regione una particolare cura nella selezione dei centri in cui fare confluire i migranti".

Sono atterrati fra mascherine e sguardi spaesati: novanta migranti provenienti dall’hotspot di Lampedusa sono sbarcati nell’ultime ore all’aeroporto militare di Pisa. Si tratta di uomini adulti, che hanno portato con loro solo pochi oggetti personali chiusi in borsone o buste di plastica. Dopo le operazioni di sbarco sono stati divisi in gruppi e trasportati con diversi mezzi. Dieci di loro rimarranno nella città della Torre. Altre ottanta persone sono state divise in altre province della Toscana. Sette sono stati destinati in provincia di Pistoia, anche se non è ancora noto se siano stati inviati o meno in Valdinievole.

Il ministero, per gestire i flussi, sta operando secondo le procedure previste dal piano interno di disponibilità dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas). Queste strutture sono state ideate al fine di sopperire alla mancanza di posti nelle strutture ordinarie di accoglienza o nei servizi predisposti dagli enti locali, in caso di arrivi consistenti e ravvicinati di richiedenti. A oggi costituiscono la modalità ordinaria di accoglienza. Le strutture sono individuate dalle prefetture, in convenzione con cooperative, associazioni e strutture alberghiere, secondo le procedure di affidamento dei contratti pubblici, sentito l’ente locale nel cui territorio la struttura è situata. La permanenza dovrebbe essere limitata al tempo strettamente necessario al trasferimento del richiedente nelle strutture seconda accoglienza.