Monsummano, anche morire è diventato un lusso

L'ex consigliera comunale Giovanna Perone contro il caro loculi: "Cifre troppo alte per le fasce deboli"

L'entrata del cimitero di Monsummano capoluogo

L'entrata del cimitero di Monsummano capoluogo

Montecatini, 3 ottobre 2018 - Dopo il dolore, quanto costa ad una famiglia il «caro estinto»? A porsi la domanda in un momento in cui i cimiteri, ovunque, sono al limite dell'«overbooking», dove le manutenzioni non sono mai abbastanza, così come non lo sono i loculi a disposizione è l'ex consigliera comunale Giovanna Perone di Monsummano.

Di recente infatti, l'ex consigliera di Forza Italia ha subito un grave lutto in famiglia e questo le ha aperto un mondo fatto più di domande che di risposte. «La morte di mio fratello – fa sapere Perone – mi ha fatto riflettere su una questione importantissima. Per molte famiglie, in tempo di crisi, la sepoltura e l'acquisto dei loculi per il caro estinto diventa un grande problema. Se un tempo era regola infatti, quella di risparmiare i soldi per acquisire le proprie sepolture, oggi la crisi che si è mangiata anche quei risparmi, pone altri problemi».

Quella di Perone vuole essere una battaglia per la dignità e l'uguaglianza. «La crisi non ha confini – continua nel suo intervento – e si estende anche all'ultima dimora purtroppo,. Chiedo pertanto ai nostri politici, che se ci sono sarà meglio che battano un colpo, una soluzione tecnica che renda possibile la rateizzazione del pagamento per la concessione cimiteriale di importi superiori a 500 euro. E' una questione di senso civico e dignità». Quel che è certo è che cifre di questo tipo vanno a incidere soprattutto sulle fasce deboli. «I pensionati o le vedove, in molti casi, non sanno a chi rivolgersi. I nuovi loculi – continua l'ex consigliera mai doma – costano dalle 2000 alle 2500 euro e non sono molti coloro che, dopo le spese funebri, possono corrispondere in un unica soluzione la richiesta. Il contratto infatti verrà stipulato soltanto dopo l'integrale pagamento del corrispettivo dovuto a tutela dell'amministrazione comunale per cui non ci sono vincoli tecnici o contabili e già diversi comuni hanno introdotto tale possibilità. Tra questi ci sono, tanto per fare un esempio, Sarzana, Torino, Reggio Emilia, Firenze». Ma Giovanna Perone si è già mossa in questa sua battaglia.

«In tutta sincerità – conclude – a Monsummano l'assessore Simona De Caro è stata molto sensibile e disponibile, forse perché donna, verso questo problema che ho posto». Adesso non resta che attendere una risposta ufficiale.

Arianna Fisicaro