Mefit salvo (per ora) ma servono 9 milioni

Il mercato dei fiori potrà rimanere aperto grazie a un’ordinanza firmata dal sindaco. Giurlani: "Mi addosserò la responsabilità"

Non ci sono più i requisiti per mantenere la funzionalità del Mefit, il mercato dei fiori di Pescia. La vicenda è nota. Dopo i recenti sopralluoghi, i vigili dei vigili del fuoco hanno confermato la necessità di una messa in sicurezza e hanno scritto al primo cittadino Oreste Giurlani e alla Prefettura, sollecitando di fatto un intervento o la chiusura. La struttura di via Salvo D’Acquisto dovrà essere riqualificato con circa 9 milioni di euro che dovranno essere aggiunti ai 4 già stanziati. Il sindaco ha deciso di prendersi ogni responsabilità e di firmare un’ordinanza, la settimana prossima, con la quale in sostanza si consentirà a 800 aziende di proseguire il proprio lavoro. La declinazione dei poteri conferiti al primo cittadino dall’art. 54 T.U.E.L. non richiede l’indicazione delle specifiche circostanze integranti l’emergenza sanitaria ovvero le ragioni di igiene pubblica locale, bensì, più semplicemente, la puntuale, analitica e documentata descrizione (nello stesso provvedimento o negli atti richiamati ob relationem) della situazione di fatto e la motivata assunzione - all’esito di un iter argomentativo privo di salti logici, illazioni o travisamenti - della potenziale, pur se ontologicamente indistinta, pericolosità della medesima. Venerdì sera, in un consiglio comunale ad hoc, l’assemblea all’unanimità si è espressa a favore delle azioni che il primo cittadino intraprenderà a giorni per evitare il blocco dell’economia florovivaistica e dell’ indotto. "Il Mefit è un punto di riferimento fondamentale anche per Viareggio, Milano e per tutta italia - afferma Giurlani - e rappresenta uno dei più importanti mercati dei fiori italiani. Per questa ragione qualche giorno fa abbiamo già approvato una delibera di giunta. Abbiamo già speso 4 milioni ma non sono bastati. Mi addosserò la responsabilità. E’ quello che ho già fatto per tenere parzialmente in funzione un’ala della sede centrale del l’ideo Lorenzini. In pratica, ho aperto un’istruttoria per verificare la sussistenza di requisiti minimi e sufficienti per tenere in funzione la struttura, rifacendomi al testo unico delle autonomie locali. Al Mefit, i sopralluoghi dei vigili del fuoco sono avvenuti quando ero ancora sospeso dalla carica di sindaco. Quando sono rientrato, l’8 luglio, ho subito iniziato a lavorare anche sul fronte del mercato dei fiori. E ho cercato in ogni maniera di ottenere un intervento regionale. Ad oggi, nessuna risposta".

Giovanna La Porta