L’omaggio di Gabriella Salvaterra ai cartai

S’inaugura oggi la mostra dell’artista: "La mia opera condivide un’intuizione. Sono convinta che la memoria si nasconde negli oggetti"

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È in programma oggi alle 18 al Museo della Carta di Pescia l’inaugurazione, alla presenza dell’artista, della mostra dal titolo "La memoria di quello che verrà" di Gabriella Salvaterra (foto). A partire dal materiale contenuto nell’Archivio storico delle antiche Cartiere Magnani conservato al museo, Salvaterra omaggia la vita e l’arte dei cartai e la carta, elemento fondante di tutte le culture che ne hanno fatto uso. L’installazione, che trova spazio nel percorso espositivo del museo, all’interno dell’antico opificio Le Carte (uno dei monumenti più rilevanti, in Italia e non solo di archeologia industriale, collocato nel fondovalle del fiume Pescia), propone uno sguardo sul lavoro degli artigiani come parte essenziale del nostro patrimonio culturale. L’intervento poetico recupera l’eco di quelle persone che hanno dato vita all’arte di fare carta e hanno prodotto, con le loro mani, un numero enorme di manufatti (lettere, accordi, dipinti, testi indelebili o semplici appunti), che sono stati l’ingrediente essenziale delle nostre relazioni personali, lavorative, economiche, politiche e culturali. La storia della carta è la storia di uno dei più antichi e diffusi strumenti di comunicazione e quindi anche delle società e delle culture in cui è diffusa. "La mia opera -afferma l’artista Gabriella Salvaterra- cerca soprattutto di condividere un’intuizione, una traduzione dell’eco che risuona ancora negli angoli, nei dettagli, nelle cose di questo luogo. Perché sono convinta che la memoria si nasconda negli oggetti". La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio con il seguente orario: lunedì, mercoledì e sabato dalle 10 alle 18.

Luca Fabiani