Lo Short Film vola in Usa Premiato "Like Turtles"

L’edizione di quest’anno del Festival è andata in onda in streaming e in tv. In concorso c’erano 48 cortometraggi provenienti da ben quaranta paesi

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Montecatini International Short Film Festival chiude con le premiazioni dei cortometraggi della selezione ufficiale, annunciate nella puntata finale della trasmissione andata in onda dal 24 al 28 di ottobre su Tvl Pistoia e sulla piattaforma streaming dell’emittente televisiva.

In gara 48 cortometraggi, da 40 paesi differenti, selezionati tra oltre 200 proposte arrivate da tutto il mondo dalla Giuria Internazionale presieduta da Olga Strada, e composta da esperti di cinema internazionali quali Blasco Giurato, Alfonso Palazon Meseguer, Antonio Costa Valente, Catello Masullo, Paola Dei, Armando Lostaglio e Anna Yefiemenko.Vincitore del primo premio della selezione ufficiale è "Like Turtles", dello statunitense David Mandell, un road movie i cui protagonisti sono i nuovi poveri di un paese ricco, e che ha affrontato il tema eterno del rapporto madre-figlio con toni intensi.

Per la categoria Fiction, i premi speciali della giuria sono stati assegnati ex aequo al film "Inverno", di Giulio Mastromauro, corto italiano già pluripremiato, in cui poesia e purezza si incarnano nello sguardo infantile, ma già adulto, del giovane protagonista, e a "Unknown Morning", della regista coreana Ji-sook Kang, omaggio all’acquisita consapevolezza che la vita è un viaggio da percorrere su un treno chiamato libertà. Menzione speciale all’americano Rami Kodeih, che con il suo "Alina", ambientato nel ghetto di Varsavia, ha saputo raccontare storie infinite di tragedie e rari spiragli di tenerezza alla luce della notte, metafora del buio di un secolo sfregiato dalla guerra e dal razzismo. Spazio poi all’animazione con il premio assegnato a "Bobo", del croato Andrej Rehak, omaggio alla forza dell’immaginazione che aiuta a superare tutti gli ostacoli, con una menzione speciale al made in Italy di "Sheara", di Chris Bangle, ingegnosa rivisitazione in chiave 2.0 della morra cinese. "Men are hungry too", di Francesco Lorusso, Gabriele Licchelli e Andrea Settembrini, si aggiudica invece il premio come migliore documentario, con il suo sguardo profondo e potente sul Salento, oggi terra di turismo, ma anche, come tutto il Sud, terra di migrazioni. Premiati ex aequo nella categoria dedicata ai lavori sperimentali il cinese "The Thorn", di Yihuan Xu, premiato per la sua eleganza formale, e per Apocalypse, di Andrea Cecconati, che con una scrittura minimalista e una realizzazione rigorosa ha parlato del tema della fine, raccontata come una favola leggera. Il regista Angelo Frezza con The Hole si aggiudica invece il premio per la migliore opera italiana, con il suo viaggio tra buio e luce".