Le donne ferite dal ramo: "Siamo state fortunate"

Le testimonianze choc: "La paura provata è stata davvero tantissima, se quella grossa fronda ci avesse colpito ora non saremmo qui a raccontare".

Le donne ferite dal ramo: "Siamo state fortunate"
Le donne ferite dal ramo: "Siamo state fortunate"

"Sono tutta piena di dolori, imbottita di antidolorifici. Tutto per aver cercato di passare un pomeriggio sereno, al fresco, in compagnia di amici". A parlare è Clara, una delle due signore rimaste ferite dal grosso ramo caduto domenica fra le bancarelle del mercatino. Era venuta alla festa della Pubblica Assistenza a Pescia, quando ad un tratto qualcosa si è staccato da uno dei cedri del Libano posti lungo il viale Garibaldi. "Si è rotto un ramo grande, ed è caduto su chi era sotto - racconta - Io e altre persone siamo un po’ riusciti a scansarci, ma le conseguenze ci sono comunque state. Ho sentito questo rumore forte, sembrava quasi un terremoto. Ho cercato di scappare, ma cascava tutto da ogni parte, era un caos". Una situazione terribile, una dinamica difficile da descrivere. "Ho sentito un colpo forte e poi sono caduta anche io. Cascando, ho sentito questo dolore al collo e alla testa, a tutta la parte destra, e ho battuto l’addome. Mi è preso un grande tremore". Nella sfortuna, Clara può sicuramente dirsi fortunata. "Penso che a colpirmi sia stato uno dei rami piccoli caduti insieme a quello più grande, se fosse stato quello a colpirmi mi avrebbe ammazzata. Mi sono toccata il volto, ho iniziato a piangere. La paura è stata tantissima. È una fortuna che non mi abbia travolto, sono stata letteralmente baciata da Dio".

Cosa è successo dopo? "Sono arrivati i soccorritori, ho visto l’altra signora che aveva delle ferite al volto, ci hanno portato entrambe all’ospedale. Al pronto soccorso mi hanno dato antidolorifici e mi hanno messo il collare, la prognosi è di 5 giorni". Una giornata che avrebbe dovuto essere di festa ha rischiato di finire in tragedia. "Era andata in questo mercatino invitata da un’amica che aveva un piccolo stand. Volevamo passare qualche ora di serenità, invece mi sono trovata in ospedale. Non va bene. Le strade dovrebbero essere tenute sicure. Ci sono altri alberi che sembrano nelle stesse condizioni, lì giocano i bambini. Vai in un luogo di festa, e ti ritrovi su una barella in ospedale. Non è giusto. Spero che d’ora in poi si possa tornare a camminare in sicurezza sui nostri marciapiedi, senza dover avere paura".

Anche Alberta è stata travolta: "Siamo state fortunate - ci ha detto - se ci avesse colpito il ramo grosso non saremmo qui a raccontarla. Una frasca mi ha preso davanti, al volto. Un’altra da dietro, sul collo e sulla schiena. Mi hanno gettato a terra. Per fortuna non sembrano esserci fratture, ma sono tutta un dolore, sono piena di lividi. Ho ematomi anche sul palato. Tutto questo per aver cercato di passare una giornata serena a una festa in piazza".

Emanuele Cutsodontis