"La città avrà un futuro con un termalismo di nuova generazione"

La presentazione del libro del Club Unesco ha sviluppato il dibattito sulle prospettive di rilancio di un’economia in crisi

La recente presentazione del libro "Montecatini Patrimonio dell’Umanità" ha consentito di sviluppare un dibattito sulle prospettive di rilancio di una città in crisi.

"La città turistico termale – sostiene Carlo Bartolini, presidente di Apam – ha futuro. Facciamo impresa e non possiamo che avere questa certezza. Noi imprenditori alberghieri ci siamo e stiamo guidando la nave anche attraverso la tempesta. Lo sguardo positivo lo vedo nella collocazione della città, che ci avvicina sempre di più ai grandi poli attrattivi della Toscana, come Firenze, anche nella maggiore connessione attraverso la linea ferroviaria. In più, abbiamo la collocazione nella Valdinievole, con potenzialità come città dello sport e dell’arte. Serve coralità di intenti tra istituzioni, imprenditoria, cittadinanza: dobbiamo fare sistema".

Eugenio Moschini Pancioli, vicepresidente di Assohotel Confesercenti: "Non dobbiamo mai dimenticare il valore intrinseco del territorio e delle Terme. Ho letto il libro e trovato proposte interessanti: il campus, interpretare le Terme come azienda che offra un benessere a 360 gradi, turismo attivo, senior living. Sappiamo che la posizione geografica di Montecatini è invidiabile: siamo riusciti a rimanere in piedi, probabilmente, grazie a questo turismo di prossimità, con una certa quantità di presenze. Questi sono primi passi verso una progettualità, a cominciare con lo sfruttare il riconoscimento Unesco, insieme agli eventi, al potenziamento del collegamento con Firenze. Dobbiamo anche non perdere di vista una visione più ampia e ambiziosa: i turisti arrivano con alte aspettative legate ai servizi termali e del benessere e sono interessati a un termalismo curativo, ma anche ludico. Dobbiamo farci portavoce di progettualità, perché arrivino gli investimenti, tenendo presente che la discriminante è la redditività di un investimento".

Pier Francesco Bernacchi di Confindustria Toscana Nord: "In seno a Confindustria mi occupo del settore turismo e parlo in questa veste. Montecatini ha avuto risvolti turistici rilevanti, ma da un po’ di tempo soffre. Ho letto questo bel volume, che ha il pregio di guardare al futuro, ma vorrei porre l’accento anche sul passato del termalismo, prima del 2000. Si deve guardare al futuro facendo tesoro delle esperienze del passato e approfondendo anche la conoscenza del termalismo negli altri Paesi. Sono vicepresidente dell’organizzazione mondiale del termalismo e conosco le esperienze di termalismo a livello internazionale, so quale termalismo ormai è tramontato e su cosa si possa puntare: si parla di benessere della persona. In questo senso, Montecatini si può reinventare, anche perché ha la fortuna di stare al centro della "città toscana": sono anni che si dice che la Toscana ha una sua città unica che comincia a Firenze e va al mare, su quell’asse, c’è quasi l’80% della popolazione e Montecatini sta al centro. Sulle prospettive di sviluppo, consiglio infine di leggere la Convenzione di Faro sul patrimonio culturale e la sua conoscenza e valorizzazione".

V.S.