La bufera concerie sfiora le Terme

Ledo Gori ed Edo Bernini si sono finora occupati dell’azienda. Coinvolti nell’inchiesta sulla ’Ndrangheta

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Un silenzio inquietante sembra essere sceso sulle Terme. Da ormai venti giorni, scaduto il bando per l’offerta di acquisto dei beni immobili non strategici esclusi Tettuccio e Redi, nessuno ha affrontato in modo deciso l’argomento. La Regione è concentrata sull’inchiesta relativa alle infiltrazioni della ’Ndrangheta in Toscana, che hanno toccato personaggi di primo piano dell’amministrazione Giani, seppur senza accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Ledo Gori, storico capo gabinetto di Enrico Rossi prima e di Giani adesso, per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio ieri ha visto revocare il suo incarico. In teoria è stato messo in ferie, ma la perdita del suo incarico sarebbe una questione di breve risoluzione. Per anni ha seguito in prima persona la questione Terme di Montecatini.

Edo Bernini, dirigente della Regione per le Terme, è indagato per corruzione. insomma una situazione complessa che non è di aiuto a risolvere il problema. La prossima settimana, salvo sorprese dell’ultima ora, dovrebbe tenersi l’assemblea dei soci dell’azienda, Regione e Comune. In quella sede, l’amministratore Alessandro Michelotti andrà a rivelare le offerte giunte per il bando.

Daniele Bernardini