L’allarme di Federterme. "Subito tavolo anti-crisi"

Azione congiunta con i sindacati Cgil, Cisl e Uil per sensibilizzare Governo e Parlamento alle drammatiche difficoltà vissute dall’intero comparto

Le citta termali, Montecatini compresa, attraversano una crisi senza precedenti

Le citta termali, Montecatini compresa, attraversano una crisi senza precedenti

Montecatini Terme, 12 luglio 2020 - Un impegno preciso nei confronti del settore termale, comparto di fondamentale importanza per la sanità pubblica, da sempre componente di assoluto rilievo dell’offerta turistica nazionale con più di 320 stabilimenti termali attivi in tutta Italia. E’ questa la richiesta delle parti sociali – l’associazione imprenditoriale Federterme-Confindustria e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – contenuta in un avviso comune rivolto al Governo e al Parlamento.  

«Il Covid – si legge nella nota – ha messo a dura prova tutta l’economia del Paese con effetti devastanti tanto per il sistema delle imprese termali quanto per gli oltre 10mila lavoratori del settore compresi gli addetti stagionali e pertanto c’è l’esigenza primaria di salvaguardare la continuità aziendale da un lato e preservare l’occupazione dall’altro. Cosa da ripensare anche recuperando, più in generale, le eccellenze termali a suo tempo chiuse prima dell’emergenza epidemiologica. Le imprese e le organizzazioni sindacali chiedono a gran voce che le risorse per gli ammortizzatori sociali per l’intero comparto turistico e termale siano ulteriormente integrate, almeno a copertura dell’intero arco di tempo intercorrente tra la scadenza dei trattamenti attualmente previsti il 31 dicembre 2020, per il sostegno delle numerose aziende termali e/o alberghiero-termali che non riusciranno ad aprire in questa stagione e a salvaguardia delle professionalità e competenze esistenti.

Dovranno altresì essere adottate misure strutturali a sostegno delle imprese per la realizzazione di piani di promozione, di formazione e di investimento, finalizzati a favorire il recupero di competitività e di quote di mercato e andrà valorizzata appieno l’originaria vocazione sanitaria del sistema termale con particolare riferimento alla riabilitazione dei soggetti già affetti da Covid 19, per consentire alla sanità pubblica di riequilibrare il carico che l’assistenza territoriale si è trovata ad affrontare nella condivisa consapevolezza che l’omogenea diffusione delle terme lungo tutta la penisola rende queste ultime luogo di elezione per il recupero psico-fisico di tali pazienti. Ultimo punto della richiesta al Governo e al Parlamento – conclude il comunicato – riguarda la richiesta di insediare un tavolo con Governo, Federterme e organizzazioni sindacali per condividere i problemi del settore e individuare misure specifiche e urgenti a sostegno delle imprese e dei lavoratori, atte a fronteggiare la situazione di emergenza e a rilanciarlo".