In bici a Capo Nord: "Vi racconto il mio viaggio di libertà"

John Biagini dalla Toscana in Norvegia. Con una missione: sensibilizzare sulla lotta alla distrofia muscolare

John Biagini a Capo Nord

John Biagini a Capo Nord

Montecatini Terme (Pistoia), 26 luglio 2021 - "La bicicletta, per me, rappresenta la libertà. E' la metafora della vita, tra salite e discese, gioie e difficoltà, senza arrendersi mai". John Biagini ce l'ha fatta. Ha raggiunto Capo Nord, Nordkapp, in Norvegia, agli estremi settentrionali dell'Europa, ed è riuscito nell'impresa a lungo sognata, per la quale si è allenato per molti mesi e che lo vede anche testimonial per Uildm, unione italiana lotta alla distrofia muscolare, di Montecatini Terme. Ha accettato di realizzare la videointervista della sua avventura nell'ambito di un evento web dedicato.

Raccontaci la tua avventura: perché hai scelto di raggiungere Capo Nord?

La scelta di raggiungere Capo Nord nasce anni fa, l'ho sempre ritenuto un punto «mitico». L'idea che sia un punto estremo in Europa mi ha sempre fatto volare con la mente, quindi è sempre stato un mio sogno raggiungerlo. La svolta è arrivata nell'estate del 2018, quando ho preso la bicicletta e ho raggiunto l'Isola d'Elba, da Montecatini Terme. Ho fatto 280 chilometri in due giorni e le gambe stavano bene. Quel viaggio mi ha dato l'input di partire, ma, ovviamente, un conto è arrivare all'Elba, un altro raggiungere Capo Nord. Ho pensato di mettermi alla prova, intanto, con un tragitto un po' più lungo, programmando le vacanze 2019 in bicicletta. E' stato allora che ho raggiunto Barcellona in bici. Questo risultato mi ha dato la convinzione di potercela fare e provare a raggiungere Capo Nord per l'estate successiva, ovvero questa del 2021. E ce l'ho fatta.

Com'è andato il viaggio?

Sto tornando a Montecatini, sempre in bici e spero che tutto proceda per il meglio. Intanto, vi posso dire com'è andato il viaggio di andata: non ho avuto grossi problemi, a parte per tre forature alla ruota davanti o i giorni di pioggia in Germania; poi, da quando sono entrato in Svezia e fino in Norvegia, non ho avuto nessun tipo di problema. Nel tratto finale, negli ultimi 33 chilometri, ho trovato un vento fortissimo, ma sono arrivato alla meta e sono davvero contento.

Quali tappe rimarranno maggiormente nei tuoi ricordi?

Nei miei ricordi non rimarrà una tappa in particolare, ma tutto il viaggio. E quando parlo di tutto il viaggio non mi riferisco soltanto al tragitto da quando sono partito da Montecatini Terme, il 3 maggio 2021, ma intendo tutto il viaggio a cominciare dagli allenamenti, quando mi svegliavo alle 6 di mattina, con meno 5 gradi, con pioggia e vento e prendevo la bicicletta. Facevo almeno 120 chilometri di allenamento e poi tornavo per le 11, per andare al lavoro. Per me, il viaggio è iniziato allora, quando mi svegliavo ogni mattina per prepararmi alla mia avventura. Lungo il tragitto, dopo la partenza vera e propria, ho amato tutti i luoghi in cui sono stato. Ho conosciuto splendide persone, ho incontrato tanti amici, ho ricevuto simpatia, ospitalità, supporto e voglio davvero ringraziare tutti.

Cosa rappresenta per te la bicicletta?

La bicicletta, per me, rappresenta la libertà. E la libertà è tutto. Non mi interessano il vestito di marca, l'auto costosa, il conto in banca pieno di soldi, anche se, ovviamente, non ho nulla contro questo stile di vita, ma, per il mio modo di sentire, tutto questo non sarebbe sufficiente a raggiungere la felicità. Io ho bisogno di quel senso di libertà che mi sa dare la bicicletta, che ti sa portare ovunque, fino a Capo Nord, ti fa vivere i luoghi con la giusta lentezza, fa bene al tuo fisico. E poi la bicicletta è la metafora della vita, tra salite e discese, tra gioie e difficoltà. La vita è proprio come un viaggio in bicicletta: se è sufficiente un bagaglio leggero, non si ha bisogno di tante cose, il viaggio sarà meno pesante. Se bastano quei pochi, essenziali bagagli, come gli affetti, la semplicità, si potrà vivere bene, in serenità e salute, senza stressarsi per ottenere sempre di più.

Hai avuto un grande tifo da parte di molte persone: ti aspettavi un seguito così ampio?

Potevo supporre di avere un supporto ampio dopo aver vissuto l'avventura di Barcellona: allora rimasi addirittura esterrefatto dal seguito che ebbi. Dopo quella esperienza, immaginavo di essere supportato anche questa volta, non certo perché mi senta famoso o il più bravo in circolazione, ma vista l'esperienza del viaggio in Spagna che aveva suscitato tanto entusiasmo nei followers. Colgo l'occasione per ringraziare tutti, followers, sponsor, tanta gente che ha seguito la mia avventura.

Quali emozioni hai provato quando hai raggiunto finalmente Capo Nord?

Lì per lì non sono quasi riuscito a rendermi conto di avercela fatta. Vedevo il mappamondo di Capo Nord, ma non riuscivo a raggiungerlo fisicamente a causa del vento fortissimo. Così, mi sono scoperto a pensare: «Ora come faccio a scattare una foto? Il vento mi farà volare via il telefono dalle mani». Ho realizzato di esserci riuscito gradualmente, attimo dopo attimo. Mi è scesa una lacrima. Ho pensato: «Ce l'ho fatta». Ho rivissuto tutto il percorso per raggiungere la meta e mi sono emozionato profondamente. Un momento indimenticabile, che rimarrà sempre nel mio cuore. So quello che ho provato durante tutte le ore di allenamento. Mi sento fiero di me, ma non mi sento più bravo di altri, penso solo che ognuno debba fare ciò che ama nella vita.

Cosa farai dopo questa avventura?

Tornerò a casa, sistemerò la bicicletta e la utilizzerò per raggiungere l'Isola d'Elba. Poi, tornerò semplicemente al lavoro nel ristorante della mia famiglia, rivedrò i miei amici. Riparte la vita di sempre, ma con un'esperienza meravigliosa in più nel cuore.

La tua impresa è servita anche per sensibilizzare per un'importante causa, giusto?

Dopo aver deciso di intraprendere il viaggio, ho parlato con la presidentessa di Uildm, unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare, di Montecatini Terme. Mi hanno chiesto di essere loro testimonial durante il percorso. Si tratta di un'associazione importante, che da poco ha aperto la sede a Montecatini e io ci metto la faccia molto volentieri, sono contento perché si tratta di una nobilissima causa, loro sono bravissime persone e sono miei amici. Il connubio tra noi è stato fantastico e sono felicissimo di essere loro testimonial, spero di esserlo anche in altre avventure.