Inchiesta doping nel ciclismo, perquisizioni anche in Valdinievole / LE INTERCETTAZIONI

Il caso che coinvolge una squadra di dilettanti della provincia di Lucca

Il procuratore capo di Lucca Piero Suchan

Il procuratore capo di Lucca Piero Suchan

Montecatini, 9 febbraio 2018 - Perquisizioni anche in Valdinievole nell’indagine della Procura della Repubblica di Lucca sul doping nel ciclismo dilettantistico che ha portato sei persone agli arresti domiciliari e altre 17 indagate. Fra questi appunto ci sono anche residenti nella nostra zona. Le intercettazioni della Squadra mobile della Questura di Lucca e del Servizio centrale operativo della Polizia, in questa inchiesta choc relativa alla GFDD - Altopack (sponsor della squadra, ma la ditta di impianti per il packaging alimentari è del tutto estranea alla vicenda), squarciano un velo su una pratica diffusa nel mondo del ciclismo, ma non per questo meno sconcertante.

Un doping sistematico, di squadra, consapevole, che tocca ragazzi di appena 19 o 20 anni. Al telefono gli indagati parlavano spesso in codice di «meloni gialli o verdi», dato che a seconda del dosaggio le fiale di Epo hanno colori diversi. Oppure parlavano di «Jolly», una sorta di «bomba» con effetti immediati da giocarsi in occasione di eventi sportivi particolarmente rilevanti: come una siringa di insulina o un ormone in grado di dare la spinta decisiva. La sensazione è di pratiche sistematiche, finalizzate a vincere a ogni costo.

In una intercettazione ambientale, il primo direttore sportivo del team, Elso Frediani, si rivolge a un ciclista perlando di sostanze dopanti conme l’IGF-1, o somatomedina, un ormone di natura proteica. «Ma nei Pro la beccano quella roba lì?», chiede l’atleta. «Cosa?», risponde il ds. «IGF-1... quello che fan tutti...». «Ma lì è tutto un altro doping rispetto al nostro, c’hanno tutto un altro controllo...».

Al rientro da un incontro con il medico sportivo grossetano che secondo la Procura li consigliava su dosaggi e modalità per eludere i controlli, due ciclisti parlano tra loro così: «Ha detto 10 giorni, dicono 15 tutti, perché tutti rirano la corda. L’unico problema è il cambio di 12 ore. Sai qual è il problema? Che tu lo fai nella pancia, no... Il problema è che se si aggancia a una pallina di grasso, ti resta lì. Capito il problema? Quindi dovresti fare in vena qui sotto il braccio, che non c’è grasso, capito? Ha detto addirittura tipo due, fanno anche quattro, quattro intere».

In un'altra, Luca Franceschi, presidente del team ciclistico GFDD, consiglia a questo a un corridore: «Se vuoi andare forte, te lo dico. Sennò fai come ti pare, fai la vita, tutto... Però bisogna che tu per dire, domenica corri a... Domenica sera senza dire nulla vieni su... Non mi sta a guardare! Poche seghe! Lullì ti rimette in sistema un pochino. Non è nulla...». E l’altro «Eh, lo so...». E ancora il patron: «Fanno ventimila per farti recuperare a 40 e poi vinci...». Il riferimento per gli inquirenti è al dosaggio dell’Epo in fiale da 10.000, 20.000, 30.000 e 40.000 unità, mentre 40 indicherebbe il valore dell’ematocrito.