In fuga dalla guerra, ora nella casa confiscata

In prefettura ieri la firma della convenzione che permetterà di accogliere la famiglia ucraina nell’immobile sottratto alla criminalità

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Quando lo Stato funziona. Non sempre la burocrazia è solo capace di creare impedimenti, l’unione del pensiero verso il prossimo con quello della lotta alla mafia, hanno dato vita ad una bella possibilità anche nella nostra provincia: l’assegnazione di un immobile sequestrato alla criminalità organizzata al Comune di Chiesina Uzzanese, nell’ambito del progetto emergenza Ucraina. Nel pomeriggio di ieri è stato sottoscritto dal prefetto di Pistoia, Licia Donatella Messina e dal Sindaco del Comune di Chiesina Uzzanese, Fabio Berti, l’Accordo di collaborazione, ai sensi dell’art. 15 della legge 241 del 1990, volto alla destinazione provvisoria di un immobile confiscato alla criminalità organizzata. "Un nuovo bene confiscato rientra nella disponibilità della collettività – ha sottolineato il prefetto Messina –. Quella di oggi è una firma importante perché è una convenzione che stipuliamo come prefettura con il Comune di Chiesina Uzzanese. L’immobile confiscato a un soggetto appartenente alla criminalità organizzata, in gestione all’agenzia nazionale per i beni confiscati, con verbale di consegna è stato assegnato momentaneamente alla prefettura che lo dà in utilizzo al comune. Ma l’altro aspetto importante è che verrà subito utilizzato. In attuazione delle linee guida che sono state diramate dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili, per far fronte all’emergenza Ucraina verrà assegnato e utilizzato da una famiglia ucraina, almeno fino al 31 dicembre di quest’anno. Il bene è in ottime condizioni, quindi l’utilizzo sarà consentito in tempi brevissimi. Lo stato vince quando un bene confiscato viene poi utilizzato per fini importanti, sociali come in questo caso, e anche di solidarietà e di accoglienza".

L’immobile in argomento, un terratetto con resede in perfette condizioni, permetterà appunto di accogliere il nucleo familiare dell’Ucraina, bisognosi di sistemazione abitativa e sostegno sociale. "Metteremo a disposizione quanto prima, una volta verificati gli alloggi, la possibilità di trasferirci questo nucleo familiare ucraino - ha precisato il Sindaco Berti -, ad oggi ospite in una famiglia di amici a Chiesina. Questo per loro sarà un nuovo approdo. Mi avevano fatto la richiesta di non voler uscire dal nostro comune ed infatti avevamo già provveduto all’inserimento a scuola per i ragazzi. Era importante anche per noi trovare una soluzione e questa che si concretizza con la firma di oggi è ottimale. Nemmeno noi pensavamo di poterla ottenere in così poco tempo".

Gabriele Acerboni