
L’iniziativa è stata coordinata dalle professoresse Benigni e Cosentino
La sala consiliare del comune di Montecatini ha accolto la presentazione finale di un progetto di Public History, curato dal Dipartimento di storia e filosofia del Liceo Coluccio Salutati. L’iniziativa, coordinata dai docenti Benigni e Cosentino, ha visto protagonisti studenti e studentesse di diverse classi, coinvolti in due percorsi tematici distinti ma accomunati dall’impegno verso una storia viva, partecipata e restituita alla comunità.
Il primo, ’Fascismo e Shoah in Valdinievole’, curato dalla classe 5A del liceo economico sociale: le studentesse e gli studenti, seguiti dalla professoressa Cosentino in collaborazione con il prof Bruno Ialuna, si sono dedicati con attenzione e sensibilità alla ricerca di testimonianze locali legate alla persecuzione antiebraica, rintracciando memorie private e vicende talvolta sommerse, restituite con rispetto e rigore storiografico. Nelle loro indagini sono emersi frammenti di vita quotidiana e di dolore legati alla persecuzione degli ebrei nella Valdinievole: lettere, racconti, piccoli oggetti, nomi incisi nella memoria collettiva e restituiti con pudore e dignità. In alcune di queste storie, quando la brutalità degli eventi bellici pareva aver avuto l’ultima parola, i ragazzi hanno dato voce al kairós, al tempo benevolo, hanno restituito umanità a chi sembrava condannato all’oblio. Un testimone che sopravvive, una fotografia ritrovata, una parola detta al momento giusto da chi sceglie di schierarsi a difesa del prossimo o a chi, semplicemente, sceglie di ricordare. In ognuna di queste narrazioni mostrate nei vari video si è cercato di dare dignità ai caduti, ai sommersi e ai salvati, a una madre, a un figlio, a un anziano contadino. Così essi hanno cessato di essere "una delle tante vittime" tornando ad essere qualcuno.
Il secondo percorso, ’I Balcani: dalla Questione del Confine orientale alle Guerre degli Anni ‘90’, ha coinvolto le classi 5A, 5B e 5D delllo scientifico sotto la guida della professoressa Benigni in collaborazione con i professori Baldi, Desideri, Galli, Skowronsky. L’intero progetto è stato curato dal Dipartimento di filosofia e storia, testimonianza concreta del ruolo formativo della scuola come luogo di costruzione di coscienza civile e di educazione alla memoria storica. La lezione più dolorosa. "Non si può comprendere il presente senza fare i conti con il passato – ha sottolineato la dirigente scolastica Selene Scatizzi – e solo coinvolgendo attivamente gli studenti nella ricerca storica si può sperare di formare cittadini consapevoli".