Il problema dei documenti falsi discusso al convegno del Coisp

"Il problema della falsificazione documentale ha assunto proporzioni e livelli di perfezione tali da rendere doveroso per le forze di polizia contrastare questo fenomeno criminale con conoscenza e capacità tecniche adeguate alle astuzie dei falsari e dei mezzi sempre più sofisticati da essi utilizzati". È stato questo il tema, come spiega il segretario provinciale Antonio Rovito, viceispettore in servizio al commissariato di Montecatini, del convegno organizzato nei giorni scorsi nella sala del consiglio comunale dal sindacato di polizia Coisp . "Frontex – prosegue - l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera - rileva ogni anno circa 10mila tentativi di ingresso sul territorio nazionale da parte di soggetti muniti di documenti falsi o contraffatti. Ed è proprio in tale ambito che si inquadrano gli interventi presentati dai relatori, che hanno fornito nozioni di carattere normativo e operativo, utili a determinare in fase di controllo l’originalità dei documenti esibiti". Con l’espressione falso documentale si indica un documento che è stato contraffatto in maniera illegale. Oggi si possono falsificare diverse tipologie di atti, specialmente quelli che attestano la proprietà o le generalità, come ad esempio certificati, titoli di studio e le carte di identità. Abbastanza ricorrenti sono poi i casi della patente di guida, del permesso di soggiorno o del passaporto falsificati. Per poterli riconoscere con precisione servono specifiche competenze investigative e quindi esperti altamente qualificati. Bisogna considerare che spesso il falso documentale viene posto in essere da organizzazioni malavitose e con tecniche sempre più sofisticate. Con l’avvento tecnologico i metodi per contraffare portano a risultati accurati, tanto da rendere uguale l’atto falso con quello originale.