Il diritto e il dovere di provarci

Gabriele Galligani

"Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle; è perché non osiamo farle che le cose sono difficili", diceva Seneca. E’ una frase che calza a pennello sul tentativo, difficile certo, ma non impossibile che la città ha fatto di candidarsi a ospitare il prossimo Global Health Summit che come ha annunciato Ursula Von der Leyen si terrà in Italia. In pratica il G20 della sanità. Una grande vetrina internazionale e non solo. Capace di portare anche importanti finanziamenti. La corsa è già cominciata e in pista sono scesi città importanti a cominciare da Roma. Ma non solo, Milano con Bergamo e Lodi, centri più colpiti dal covid, Padova che rivendica di essere la prima città universitaria dove si è studiato medicina. Chiaramente da soli è una partita quasi persa. Ma assieme a Firenze o Pisa, oppure entrambe, la sfida diventa accettabile. Del resto l’esempio di Volterra insegna. Partita tra lo scetticismo generale la cittadina dell’entroterra pisano, è arrivata a giocarsi il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2022. Così come sembrava difficile ottenere anni fa i Mondiali Master di basket. Eppure allora la spuntammo.

Qualcuno dice che bisogna osare anche nell’approcciarsi al progetto della società anglo-australiana che vuol fare di Montecatini, una città della longevità e del benessere. Il che comprende anche una bella quota di nuove costruzioni. Rimanendo nelle citazioni classiche c’è la frase che Manzoni fa pronunciare nei promessi sposi al gran cancelliere di Milano Antonio Ferrer che si rivolge al cocchiere mentre la carrozza passa circondata dal popolo in tumulto per la peste: "Adelante, ma con giudizio".