Grassotti vede Giani Ma la fumata è grigia

"Ho rappresentato al presidente l’urgenza di reperire i fondi necessari per la messa in sicurezza"

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La situazione del mercato dei fiori, con il rischio di chiusura al 22 giugno, se non verranno effettuati i lavori di messa in sicurezza, tiene ancora banco nel dibattito plitico cittadino. Servono 8,6 milioni di euro, una cifra non indifferente. "Non sono bruscolini", si sarebbe detto nell’altro secolo. Nei giorni scorsi l’amministratore Antonio Grassotti ha incontrato il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore all’Agricoltura Stefania Saccardi. "Ho rappresentato al Presidente l’urgenza di reperire le risorse necessarie e di individuare un calendario che consenta agli operatori di rimanere all’interno del mercato anche durante l’esecuzione dei lavori". Fumata grigia dunque.

Ma il problema sono i fondi da reperire. Nelle scorse ore si era fatta spazio la voce secondo cui, nel bilancio della Regione, vi fossero i 3,5 milioni di euro che l’ex presidente della Toscana Enrico Rossi aveva messo da parte per il mercato dei Fiori di Pescia. Ma non ci sono state conferme.

Sul caso interviene anche il Pd cittadino. "Abbiamo letto con interesse l’intervento di Pescia è di Tutti – si legge in una nota del Partito Democratico – circa la situazione del mercato dei fiori e riteniamo che a quegli interrogativi debbano essere date delle risposte da chi amministrava la città, a risultato raggiunto; adesso servirebbe a poco.

La gestione della vicenda del Mercato dei Fiori rappresenta, ancora una volta, l’assoluta inadeguatezza dell’amministrazione attualmente decaduta, dove al sodo lavoro per cercare di risolvere i problemi che attanagliano la città ha preferito la politica dei like sui social, cercando di distogliere l’attenzione dal problema reale. Non vogliamo assolutamente essere polemici in questa fase delicata della vicenda, infatti il nostro lavoro di confronto sta procedendo senza passerelle o spettacolarizzazioni che a nulla servono, con il Consigliere Regionale Marco Niccolai che sta seguendo la vicenda in Regione in prima persona, interfacciandosi con il Commissario Prefettizio De Cristofaro, che ringraziamo ancora una volta e i settori regionali competenti.

Di una cosa però siamo più che certi: quei 2,8 milioni di euro persi nel bando del Governo sul PNRR perché il Comune di Pescia non ha presentato progetti, potevano sicuramente essere una buona base di partenza per affrontare la questione.