Ieri sera dopo mezzanotte Oreste Giurlani ha ripreso le sue funzioni di sindaco, dopo la sospensione di 18 mesi, per la condanna in primo grado ricevuta come presidente dell’Uncem. Sulla terrazza del municipio si è radunata una piccola folla per la cerimonia che ha avuto ovviamente l’immancabile diretta Facebook. Il ritorno di Giurlani è stato preceduto da un temporale. E in molti sui social hanno ironizzato su questo aspetto, scherzando sulle virtù taumaturgiche di Giurlani che ha riportato la pioggia dopo settimane di siccità. Alla vigilia del suo ritorno Giurlani aveva usato la famosa citazione di Enzo Tortora quando dopo l’arresto tornò a condurre Portobello: "Dove eravamo rimasti?". In tarda serata il sub commissario prefettizio, dopo aver partecipato alla riunione sul futuro del liceo Lorenzini ha inviato una nota ufficiale di una riga: "il Subcommissario prefettizio Maria Elda Spano comunica che il proprio incarico è cessato", che sanciva il passaggio di consegne con Oreste Giurlani. I due hanno poi avuto un lungo colloquio all’interno del municipio che ha anche ritardato la cerimonia del rientro a palazzo civico del primo cittadino. In precedenza Giurlani era stato ospite di una festa in suo onore organizzata a Pontito. "Si comincia una nuova avventura - queste le sue prime parole - ma adesso i pesciatini devono darmi una mano". Giurlani ha anche elencato i tanti problemi da affrontare: "Il Lorenzini, il Mefit, la pulizia della città e far ripartire l’economia. Ma sono sicuro che ce la faremo". Giurlani per l’occasione ha inviato anche una lettera aperta alla cittadinanza. "In questi mesi, ben diciotto, di sospensione, per un provvedimento che ormai viene considerato ingiusto da tutti, perché contrasta con i dettami costituzionali e che il Parlamento sta per cancellare, non ho mai smesso di esserlo, pur osservando in maniera scrupolosa il divieto di partecipare al processo decisionale del Comune.
Non ho mai smesso di esserlo perché i cittadini, che ho continuato a incontrare e con i quali mi sono sempre confrontato, hanno perfettamente compreso la situazione e non mi hanno mai fatto mancare il loro affetto e la loro considerazione. Tutto questo basterebbe a valutare in modo positivo uno stato, quello di Sindaco sospeso, che di aspetti piacevoli ne ha davvero pochi. Le persone hanno però compreso che questo atto formale non aveva niente a che vedere con la città di Pescia, così come, del resto, la vicenda giudiziaria ad esso collegata. Ora, però, tutto questo appartiene al passato. Ora dobbiamo concludere al meglio questa legislatura".