Memoria e ricerca sono le parole chiave del progetto "Il gusto della storia" realizzato dall’istituto alberghiero Martini. Alla Querceta, per la Giornata della Memoria, si è svolto il secondo di due momenti di riflessione e confronto. Punto di partenza la storia delle cialde di Montecatini intrecciata con quella di una famiglia di ebrei boemi. La ricostruzione della storia, realizzata dalla classe 5 CE con i docenti Giovanna La Porta, Anna Guidarini, Monica Galluzzi e Maurizio Torrigiani ha avviato un percorso più ampio su shoah, ghetti e deportazioni in provincia di Pistoia durante il secondo conflitto mondiale. Silvia Guetta, fra le massime esperte europee di Olocausto ed educazione ala pace, docente dell’Università di Firenze, si è collegata in diretta da Israele e ha toccato tematiche come la banalità del male e la costruzione dell’uomo nuovo. Valentina Bargilli e Bruna Rossi hanno raccontato le vicende della famiglia ebrea che aveva avviato a Montecatini la produzione delle cialde ed era fuggita lasciando i testi a Orlando Bargilli. Bruno Ialuna ha parlato del ghetto di Montecatini in zona Grocco e di Massimo D’Angeli, deportato ad Auschwitz a soli 12 mesi e gasato con i genitori e il fratello maggiore. Sono intervenuti Domenico Santagati e Filippo Mazzoni dell’Istituto Storico della Resistenza di Pistoia. Leda Levi della comunità ebraica di Firenze ha raccontato la storia dei genitori scampati alla deportazione grazie alla generosità della gente comune. Michele Hagen ha spiegato la cucina kosher e ha supervisionato la preparazione del pranzo ebraico, realizzato dallo chef Maurizio Torrigiani, coadiuvato da Antonio Antonino e Daniele Gherardini, con gli studenti delle quinte. Il vescovo Roberto Filippini ha cantato in lingua ebraica il salmo di Davide "Ecco, quanto è dolce stare insieme". Dall’assessore Federica Rastelli e dai funzionari del provveditorato Eloisa Germinara, Daniele Leporatti e Miriam Valentino complimenti al preside Monti e alla vicepreside Calistri per il percorso svolto dai ragazzi.