Gioco, Montecatini batte tutti: 6.607 euro a persona

Oltre 133 milioni di euro spesi in città nel 2017

In città cresce la febbre del gioco

In città cresce la febbre del gioco

Montecatini 17 febbraio 2018 - Montecatini è la città numero uno del gioco d’azzardo in Toscana. Nel 2017, secondo i dati della Regione, la media procapite della spesa per i giochi di vario tipo è stata di 6.067 euro, quasi cinque volte più della media toscana, che si aggira intorno a 1.304 euro. La somma totale del denaro speso in un anno a Montecatini va quindi a superare di gran lunga i 133 milioni di euro, se si tiene conto della popolazione complessiva. Nell’anno analizzato, la raccolta di soldi utilizzati per il gioco d’azzardo in Toscana è stata di 4,8 miliardi di euro.

 

Montecatini, per la media di gioco, è seguita da Prato con 2.948 euro, Massa Carrara, 1.492 e Lucca 1403. Il fanalino di coda è Siena con 888 euro.  I dati sono stati presentati a Firenze durante una conferenza stampa organizzata dalla Regione per il lancio della nuova campagna contro le ludopatie. Sono circa 1500 i toscani seguiti dai Servizi per le dipendenze (Serd), numero cresciuto in modo costante in tutta la regione dall’avvio delle campagne di informazione nel 2008. Tra quelli più a rischio ci sono gli adolescenti, almeno 13mila in base a uno studio commissionato dalla Regione. 

 

Quali i giochi d’azzardo che attirano più persone, a Montecatini? «Le slot machine – risponde il titolare di un’attività in città, dove sono installate le macchinette ed è possibile acquistare Gratta & Vinci e altri tagliandi – richiamano un sacco di gente. Alcune persone passano ore davanti a questi apparecchi che, come prevede la legge, sono impostati per rendere il 70% dei soldi spesi, anche se la redistribuzione non avviene per ciascun giocatore. Uomini e donne, giovani e anziani: le slot machine sono al primo posto tra chi pratica il gioco d’azzardo.

 

Subito dopo ci sono i Gratta & Vinci, anche quelli che, offrendo premi più alti, costano parecchio. Poi ci sono le scommesse sportive, che riguardano anche campionati di calcio stranieri e ogni settimana registrano un buon seguito di appassionati. Anche Lotto e Superenalotto non conoscono crisi e vanno alla grande».  E’ ormai tramontato da tempo invece uno dei giochi più celebri negli anni Settanta e Ottanta, periodi d’oro in cui forniva ricchi montepremi: il Totocalcio. «Venderò sì e no una schedina alla settimana – conferma il titolare dell’attività – ormai non ci sono più premi in denaro interessanti e la gente guarda ad altro».