Cure dell’ictus cerebrale. L’eccellenza è a Pescia

L’ospedale classificato Centro Oro nel programma European stroke organization Nel 2021 più di duecento pazienti sono stati ricoverati al "Ss Cosma e Damiano"

L'ospedale di Pescia è un'eccellenza nelle cure dell'ictus cerebrale

L'ospedale di Pescia è un'eccellenza nelle cure dell'ictus cerebrale

Pescia (Pistoia), 18 giugno 2022 - L’ ospedale di Pescia si è classificato come Centro Oro nell’ambito del programma European stroke organization. Un riconoscimento internazionale frutto dell’impegno, della dedizione e della qualità del lavoro svolto dai professionisti dello Stroke Team, nella gestione clinico- assistenziale dell’ictus cerebrale.

"Anche nell’ospedale di Pescia -afferma dottoressa Lucilla di Renzo, direttore sanitario dei presidi di Pistoia e Pescia e della Rete ospedaliera dell’azienda Toscana Centro- è, infatti, attivo uno Stroke Team, che vede coinvolte tutte le professionalità necessarie per una efficace gestione di questa malattia: dal Pronto soccorso, alla radiologia, all’Area Stroke, fino alla riabilitazione è presente un percorso che garantisce la totale presa in carico di una patologia nella quale i tempi di intervento, oltre ai trattamenti, devono essere tempestivi per salvare la vita ai pazienti e per la riduzione di eventuali disabilità. Mi complimento con tutti i professionisti per questo eccellente riconoscimento".

Nel 2021 più di duecento pazienti con ictus cerebrale sono stati ricoverati nell’Ospedale di Pescia e 140 nei primi cinque mesi di questo anno.Professionalità, organizzazione, investimenti in nuove apparecchiature hanno reso possibile collocare anche l’ospedale di Pescia tra i centri di eccellenza a livello europeo.

"Fondamentale è un rapido accesso in ospedale- dice il dottor Gianluca Buffini, direttore facente funzioni del Pronto Soccorso - con l’attivazione di un preallertamento effettuato dal 118 per far trovare la struttura pronta ad accogliere il paziente, che dopo la valutazione clinica, gli esami necessari e la TAC potrà essere sottoposto al trattamento trombolitico, quando indicato".

Dunque medici e infermieri del Pronto soccorso, medici e tecnici della radiologia supportati dagli Internisti rendono possibile questa delicata prima fase. C’ è poi la possibilità di condividere l’imaging con con l’AOU di Careggi come ha spiegato il dottor Adriano Viviani, direttore della radiologia, per un eventuale trasferimento quando è necessario eseguire la trombectomia. Il paziente viene poi ricoverato in Area Stroke gestita dalla Medicina Interna.

"Questa area - spiega la dottoressa Grazia Panigada, direttore della medicina interna e dell’Area di medicina della Toscana Centro - è attiva da molto tempo e garantisce la presa in carico multidisciplinare e multi professionale secondo le più aggiornate linee guida. E’ possibile un continuo monitoraggio clinico che recentemente si è arricchito dell’utilizzo di telemetrie che allertano in caso di irregolarità, sono messe in atto tutte le terapie specifiche, la diagnostica indicata e molto precocemente si inizia anche la fisioterapia. L’Area Stroke si avvale della competenza di medici internisti esperti, infermieri aggiornati, fisioterapisti assidui. Costante la collaborazione di fisiatri, cardiologi, radiologi e neurologi per le specifiche competenze". Sono anche attivi sei posti letto dove per la riabilitazione intensiva – di cui è direttore la dottoressa Martina Boni- che avviene d opo la dimissione dalla medicina interna.

Un ambulatorio gestito da Internisti esperti (presso il Day Service) è dedicato al post ricovero per completare la valutazione delle forme di stroke ischemico da causa non determinata o rara, per eseguire il follow-up delle forme cardioemboliche associate a fibrillazione atriale in terapia anticoagulante orale, rivalutare paziente con ictus emorragico dopo controllo o approfondimento neuroradiologico a distanza. Apprezzamento per il riconoscimento ricevuto a livello europeo ache dal coordinatore aziendale dello Stroke System dottor Pasquale Palumbo, direttore dell’Area aziendale malattie cerebrovascolari e degenerative.