Il progetto si prefigge l’obiettivo di contrastare due fenomeni negativi e di grande attualità come il bullismo e il cyberbullismo, rivolgendosi direttamente ai protagonisti di questi temi, ovvero i più giovani. Nasce pertanto con questo intento il progetto "La parola è vita", rivolto agli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado degli istituti "Antonino Caponnetto" e "Walter Iozzelli". L’iniziativa, promossa dal Comune di Monsummano Terme, coinvolgerà nove classi secondarie per un totale di 200 studenti. Il percorso è incentrato, nella prima parte, nella condivisione e nell’approfondimento delle tematiche del bullismo con le autorità nell’incontro che si è svolto ieri 1 febbraio al Teatro Yves Montand di Monsummano Terme, dove i giovani studenti si sono potuti confrontare con Licia Donatella Messina (foto in basso) prefetto di Pistoia; Olimpia Abbate (foto in alto) questore di Pistoia e Lorenza La Spina, dirigente del centro operativo per la sicurezza cibernetica toscana, polizia postale e delle comunicazioni. Durante questo incontro, al quale ha fatto gli onori di casa la sindaca Simona De Caro, sono stati esposti ai ragazzi i problemi e i pericoli del cyberbullismo, del bullismo e di altre forme di violenza. Dopo la prima fase, il gruppo di classe inizierà un lavoro di scrittura di base per realizzare di brevi video. Il progetto, sotto la supervisione dell’ideatore Luca Ferrante dell’Accademia Arte Spettacolo Danza, prevede infatti la realizzazione di alcuni cortometraggi sul tema del bullismo, dove gli attori saranno gli studenti delle classe medie. Al termine del progetto verrà realizzata a maggio una proiezione a maggio al Teatro Yves Montand. Il bullismo, secondo il dizionario dell’American Psychological Association, è un comportamento di natura fisica o verbale, caratterizzato da molestia o aggressività anche di tipo minaccioso, sempre di natura intenzionale o intenzionalmente non inibita, in particolare tra coetanei adolescenti o giovanissimi adulti e dove la parte soccombente è generalmente e sin dall’inizio più debole o incapace di difendersi adeguatamente da tale comportamento. Gli studiosi concordano sul fatto che il bullismo è una particolare forma di comportamento aggressivo caratterizzato da tre variabili fondamentali: intenzionalità, ripetizione e squilibrio di potere.