Tar, Comune condannato

Causa di 23 condomini per proprietà Peep

Un'aula del Tribunale amministrativo regionale

Un'aula del Tribunale amministrativo regionale

Montecatini, 23 gennaio 2018 - La giunta comunale ha autorizzato il sindaco Giuseppe Bellandi a proporre appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar della Toscana n° 1588/2018 dello scorso 7 novembre e notificata il 1 dicembre. In base alla pronuncia del Tribunale amministrativo di Firenze il Comune deve «procedere entro 90 giorni alla trasformazione del diritto di superficie sull’area di sedime del condominio e delle sue pertinenze, così come catastalmente individuate nella convenzione, in diritto di proprietà». Il Comune è inoltre condannato al pagamento delle spese di lite per 4000 euro oltre iva e altri oneri. 

A fare causa all’ente erano stati 23 condomini titolari del diritto di proprietà superficiaria di alcuni alloggi situati in un piano per la edilizia economica e popolare approvato dal Comune di Montecatini Terme. Questi condomini avevano chiesto al Comune l’acquisizione della piena proprietà degli stessi in conformità di quanto previsto dalla delibera del consiglio comunale 22/2005 in applicazione della legge 448/98. Per raggiungere il loro scopo i ricorrenti avevano impugnato la nota del 13 aprile 2012 con la quale «il dirigente dei servizi tecnici comunali – si legge ancora nella sentenza – comunicò loro che non ci sarebbero state le condizioni per procedere alla richiesta trasformazione del diritto in quanto alcune aree del Peep non sarebbero state acquisite al patrimonio dell’ente e che occorrerebbe procedere ad integrare la convenzione di assegnazione, stabilendo quali aree passeranno ai privati e quali resteranno destinate a uso pubblico. Il Comune aveva eccepito l’inammissibilità del ricorso in quanto la nota impugnata non avrebbe avuto carattere provvedimentale e perché la trasformazione del diritto di superficie in proprietà piena avrebbe costituirebbe una mera facoltà e non un obbligo dell’ente».

Il Tar pertanto sentenzia che «l’eccezione è destituita di fondamento», motivando nel dettaglio la propria deliberazione. Per il ricorso al Consiglio di Stato a Roma, avviato con la delibera di giunta del 16 gennaio di quest’anno, è stato dato incarico all’avvocato Rossana Parlanti responsabile dell’area legale del Comune, con domiciliazione allo studio dell’avvocato Umberto Richiello del foro di Roma.