Progetto Pop Up in crisi, altri soldi ai negozi

Diecimila euro per chi resta sei mesi

Una delle iniziative per l'inaugurazione del progetto

Una delle iniziative per l'inaugurazione del progetto

Montecatini Terme, 2 aprile 2019 -  Il progetto Pop Up  dà segni di cedimento? Il Comune di Montecatini corre ai ripari finanziando per altri sei mesi i negozianti che dal 4 dicembre 2018 hanno intrapreso una nuova attività in via Marruota. Il contributo della Regione durava tre mesi e si è quindi esaurito a marzo. La cifra complessiva ora erogata dal Comune sarà di 10mila euro. L’amministrazione Bellandi ammette con chiarezza la crisi del commercio in città. «A Montecatini negli ultimi anni – si legge nella determina 291 del 27 marzo – sono aumentate le chiusure di attività economiche, comportando l’aggravio del fenomeno delle vetrine spente, ossia attività economiche chiuse e pertanto interessate da fenomeni di degrado e di abbandono, in particolare nella zona centrale». Parla di «crisi complessiva sviluppatasi in ambito nazionale ed europeo», ma è noto che a Montecatini il problema è acuito dalla quasi scomparsa del turismo termale che un tempo sosteneva molte attività commerciali e dalla forte presenza di immigrati a basso e bassissimo reddito nella zona sud, che ha comportato la riduzione di clientela per determinate tipologie di negozi. Stesso problema che vive l’area del mercato coperto, dove il commercio è ai minimi storici. 

Il Comune «intende favorire e migliorare l’attrattiva dell’offerta commerciale, consapevole della necessità di dare impulso e sostegno alle imprese e all’occupazione per la creazione di un centro vivo e per contrastare il fenomeno delle vetrine spente». Per la zona sud, dove è attivo il progetto Pop Up, l’analisi fatta nell’atto pubblico è impietosa. «L’area urbana nei pressi della stazione centrale – si legge nella determina – è ormai nota per essere caratterizzata da situazioni di marginalità e degrado, in particolare via Marruota. Questa porzione del centro si contraddistingue per le problematiche di ordine pubblico e di devianza sociale, quale lo spaccio di droga, che incidono sulla percezione di sicurezza degli abitanti e dei frequentatori del centro e le conseguenti difficoltà incontrate dal piccolo commercio di vicinato. Una zona che da molti anni è segnata da polemiche e proteste da parte di cittadini e operatori economici che lamentano situazioni di crescente disagio dovuto ad atti di vandalismo, disturbo della quiete pubblica e comportamenti illegali di varia natura. Questo ha innestato fenomeni di dismissione degli spazi pubblici, che sommati a fenomeni di devianza sociale hanno notevolmente inciso sulla percezione di sicurezza degli abitanti e dei frequentatori del centro». Analisi che non fa una piega.