Cinema e teatri si reinventano oltre il sipario

Qualcosa si sposta online e in streaming, ma gli spettacoli slittano a maggio. Innocenti: "Non credo in una riapertura a breve"

Migration

di Faustina Tori

Lo stop a cinema e teatri aggiunge perplessità e incertezze per il mondo della cultura e dello spettacolo. Il nuovo lockdown cambierà le abitudini degli italiani più di quanto si sia già verificato. Un recente studio dell’Agis ha evidenziato come la percentuale dei contagi in questo contesto sia risultata prossima allo zero, una testimonianza che gli spazi dello spettacolo si sono dimostrati luoghi sicuri. Matteo Cardelli, proprietario del teatro Verdi, non crede a una riapertura a breve termine e si sta già avviando alla ricerca di nuove forme di comunicazione. "Il teatro – dice – ha rispettato un protocollo serio, erano previsti ingressi scaglionati, mascherina e distanziamenti, ma tutto ciò non è servito a evitarne la chiusura. Non credo che questa sarà di breve durata per cui sto cercando di riprogrammare per la primavera inoltrata la maggior parte degli spettacoli in cartellone. Nel frattempo bisogna reiventarsi non in streaming, che ha molti limiti, ma in qualche altro modo. Certamente anche il pubblico sta cambiando e questo ulteriore stop provoca paura e mancanza di voglia di uscire". Luigi Lavarini, proprietario del cinema teatro Imperiale, si dimostra scettico sulla validità della chiusura per cercare di arginare l’epidemia. "Cinema e teatri – afferma – erano le strutture che si erano adeguate dal controllo della temperatura al distanziamento per cui è un non senso. Certamente è mancata una programmazione sanitaria adeguata e dovevano essere effettuate chiusure mirate fin dal mese di maggio. Noi avevamo riaperto dopo ferragosto ed ora siamo di nuovo fermi. Anche l’affluenza di spettatori era diminuita notevolmente". Maria Giulia Grazzini, direttrice artistica di Montecatini Opera Festival, sta presentando dei progetti alternativi dopo il successo registrato dal Moa trasmesso da Montecatini in diretta streaming. Un’idea davvero innovativa per delle voci liriche. Ora si sta occupando di un altro progetto con sempre il filo conduttore della musica che riunisce tutte le altre arti dall’architettura alla danza per promuovere l’intera città La presentazione ufficiale doveva essere fatta al cinema per poi essere diffuso on-line. Con la chiusura delle sale il tutto dovrà essere differito a data da destinarsi.