Prende in giro gli insegnanti su Instagram: studente sospeso

Parla la professoressa Maria Rosa Capelli, dirigente del liceo Lorenzini

7. In caso di dubbio chiamare il 112

7. In caso di dubbio chiamare il 112

Pescia (Pistoia), 20 gennaio 2019 - La posizione della dirigente del Liceo Lorenzini, sul caso della sospensione per sei giorni di un allievo diciottenne colpevole di aver pubblicato su Instagram alcune vignette caricaturali su insegnanti dell’istituto giudicate offensive, è chiara e netta. «Il ragazzo ha fatto un errore, c’è stata una sospensione - sostiene la professoressa Maria Rosa Capelli - non è solo una punizione, ma ha un fine educativo, serve per fargli capire che ha sbagliato. Al rientro in scuola il suo percorso riprenderà come sempre, come prima della sospensione».

Sulla vicenda era intervenuto anche il sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi, Matteo Lazzerini, che con un post pubblicato nel gruppo ufficiale di Facebook dell’Istituto C.Lorenzini aveva preso le difese del ragazzo, definito «povero malcapitato in balia dei potenti», e invitato alla mobilitazione i liceali: «Se anche voi non sopportate questi soprusi - ha scritto - non state fermi a guardare ma protestate sotto la bandiera di un eroe moderno».

Un invito alla protesta e allo sciopero in difesa del diritto di satira, che però non ha ricevuto grande accoglienza da parte degli studenti, che dopo essersi riuniti di fronte al portone della scuola, hanno parlato con preside e insegnanti, rinunciando poi a disertare le aule. «Il ragazzo - ci spiega la dirigente scolastica - aveva pubblicato su Instagram, non su Meme Lorenzini, dove ci sono delle caricature che avevamo visto e che consideravamo divertenti, ma su un altro profilo, questa volta pubblico, una serie di immagini che ci sono apparse offensive nei confronti di un insegnante. Ho chiamato il ragazzo, che mi ha dato le sue spiegazioni. Ho parlato anche con sua madre. Solo dopo ho portato le risultanze di questi incontri in consiglio di classe. E la decisione è stata quella di sospenderlo».