Ritrovato un altro capriolo morto. Abbandonato vicino ai cassonetti con un "messaggio"

E’ stato ritrovato a Parignana. Sul dorso un cartello: "Grazie Atc"

Capriolo (Foto archivio)

Capriolo (Foto archivio)

Montecatini Terme, 17 agosto 2018 - Un altro capriolo trovato morto con una scritta «Grazie Atc». La cracassa dell’animale, giovane, è stata rinvenuta nei pressi di alcuni cassonetti dell’immondizia in località Parignana, sulle colline sopra la città termale. Sul posto sono intervenute le guardie nazionali della Natura. Le guardie volontarie hanno quindi avvisato del fatto la polizia provinciale e i carabinieri. Nei giorni scorsi era avvenuto dal momento che già è aperta una indagine dopo quanto avvenuto nei giorni scorsi nel comune di Serravalle Pistoiese, dove venne ritrovato un altro capriolo morto sempre con il solito cartello.

Sulla vicenda si registrano le prese di posizione della Federcaccia e della Lav. «Come cittadini e cacciatori rispettosi delle leggi e delle regole del vivere civile non possiamo che dissociarsi in modo netto e condannare duramente gli autori dell’inqualificabile gesto accaduto. Certi “messaggi” e quel linguaggio non ci appartengono e non possono essere tollerati». A dirlo commentando il ritrovamento della spoglia di capriolo con un messaggio rivolto all’ATC pistoiese, è Franco Biagini, presidente provinciale della Federazione Italiana della Caccia, associazione venatoria che rappresenta la maggioranza dei cacciatori della provincia. «Come Federazione siamo da sempre vicini agli Agricoltori e ai Cacciatori che rappresentiamo – continua Biagini, non è certo con intemperanze di questo tipo che si tutelano interessi legittimi o si può pensare di risolvere i problemi. Agricoltura, Caccia e tutela dell’Ambiente possono raggiungere risultati condivisi con soddisfazione di tutti, ma si deve lavorare secondo le regole e il rispetto reciproco. Confido negli inquirenti – conclude il Presidente Provinciale FIDC – perché venga fatta piena luce sull’episodio, evitando qualsiasi strumentalizzazione».

«Che sia una guerra intestina fra cacciatori, fra agricoltori, oppure fra queste due categorie poco importa – commenta Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici – l’uccisione dei due caprioli deve essere punita con il massimo della pena prevista, il responsabile non deve avere scampo, per questo la LAV mette a disposizione 3.000 euro che saranno consegnati a coloro che contribuiranno a far condannare chi si è permesso di togliere la vita ai due animali».