Arresto di Giurlani, le reazioni della politica. "Andava sfiduciato un anno fa"

I 5 Stelle all'attacco. Giani: "Salvaguardare i piccoli comuni". Donzelli all'attacco

Militari della guardia di finanza  (foto di repertorio)

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Pescia (Pistoia), 1 giugno 2017 - "Dispiace, sorprende questa notizia. Ovviamente, il lavoro della magistratura va rispettato sempre. Mi auguro solo che non vi sia alcun tipo di contraccolpo sul lavoro che comunque deve continuare nella rappresentanza istituzionale dei piccoli enti locali. Vedremo gli sviluppi". Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull'arresto ai domiciliari del sindaco di Pescia Oreste Giurlani. Nardella è intervenuto a margine della inaugurazione di un nuovo sottopasso a Firenze.

"L'arresto di Oreste Giurlani ci riporta indietro di un anno, quando chiedemmo che prima di ogni integrazione Uncem-Anci fosse fatta un'operazione di trasparenza almeno sulla gestione toscana in capo all'attuale sindaco di Pescia. Il Pd, del quale Giurlani fa parte, andò dritto ignorando la richiesta. A questo punto, visto come è andata, devono a noi e ai cittadini almeno una risposta: sapevano e hanno cercato di eludere il problema?". Lo affermano i consiglieri regionali M5s Giacomo Giannarelli e Gabriele Bianchi. "Un anno fa agimmo a tutti i livelli istituzionali per approfondire i problemi amministrativi di Uncem Toscana - aggiungono in una nota -, e insieme alla senatrice Laura Bottici riuscimmo ad ottenere alcune conferme. Se il Pd avesse avuto seriamente a cuore l'interesse generale avrebbe dovuto da tempo sfiduciare la gestione Giurlani, mentre l'ha difesa fino a sostenere come sindaco di Pescia una persona arrestata oggi per peculato. Un reato odioso che colpisce proprio la fiducia dei cittadini nei rappresentanti istituzionali" concludono i Cinque Stelle.

"Rimango davvero sconcertato e dispiaciuto perché rappresentativo di un organismo che governava i piccoli Comuni. Devo dire che dei 276 Comuni toscani due terzi sono piccoli e spesso montani. Al di là del profilo e delle responsabilità di Giurlani, che saranno chiarite, a me interessa dare il senso che l'Uncem rappresenta i piccoli Comuni e nessuno tocchi i piccoli Comuni che sono fondamentali per il buon governo della Regione Toscana". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani.

"Dal 2013 chiediamo i bilanci di Uncem. La Regione per versare i contributi a Uncem, avrebbe dovuto verificare il Durc, il documento di regolarità contabile. E noi chiediamo da una vita il Durc dell'Unione dei Comuni montani alla Regione. Abbiamo depositato la richiesta e non lo abbiamo mai visto". Va subito all'attacco il capogruppo in Regione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, con una conferenza stampa convocata a tambur battende dopo gli arresti domiciliari per il sindaco di Pescia. "La Regione non può dire di non averlo saputo. Le nostre prime interrogazioni in Consiglio risalgono al novembre del 2014, quando occupammo anche Uncem - sottolinea - e lo scorso 19 gennaio, invece, abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti". Ed è stato proprio dalle segnalazioni alla magistratura contabile di Fratelli d'Italia che ha preso avvio l'attività di investigazione della Guardia di finanza e della procura della Repubblica di Firenze. "Io non mi esprimo sull'inchiesta - sostiene Donzelli - ma sulla questione della trasparenza. Il Pd non provi a far finta che sia un problema di Giurlani, dicendo magari che è un compagno che ha sbagliato. È un sistema che ha difeso, protetto e sostenuto. È un ingranaggio nevralgico del Pd toscano".

Le segnalazioni di Fratelli d'Italia si sono concentrate in particolare su due incongruenze: "Abbiamo rilevato l'esistenza di uno scoperto di Uncem con l'Inps di 600mila euro, per contributi non versati, e alcune aziende non sono state pagate per un'analisi cartografica per 200mila euro". Complessivamente, la Regione Toscana dal 2009 al 2014 in maniera diretta ha corrisposto a Uncem ben 11 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i fondi indiretti trasferiti nel corso degli anni. Peraltro, Donzelli già due anni e mezzo fa contestò anche una consulenza assegnata da Uncem all'allora vicesindaco di Stazzema, Maurizio Verona; Comune nel quale, guarda caso, il primo cittadino aveva nominato Giurlani assessore esterno nel 2014. Una nomina 'provvidenziale', perché in quel periodo era decaduto da sindaco di Fabbriche di Valico e senza un posto in un'amministrazione comunale di montagna rischiava di perdere anche la presidenza di Uncem.

Il segretario provinciale del Pd, Riccardo Trallori, si dice "costernato", in quanto "gli indizi e le informazioni lette sono molto serie e per il bene generale, in primis della comunità pesciatina, ho fiducia nel lavoro che la magistratura porterà avanti, con l'augurio che tutto si possa risolvere in tempi celeri".

È "sorpreso", invece, l'assessore "anziano" del Comune di Pescia, Marco Della Felice, che afferma: "Notizie come questa non fanno piacere a nessuno e personalmente mi hanno sconvolto: non c'era stato alcun motivo per credere che potesse succedere una cosa del genere. Ora cercheremo di governare nel miglior modo questo momento da un punto di vista istituzionale".

Duro, invece, il commento del coordinatore locale di Fratelli d'Italia, Roberto Franchini: "Un brutto destino, quello di Pescia, che non riesce ad avere un sindaco come merita. Essere arrestato (pur riconoscendo la presunzione di innocenza) per un sindaco e la città che amministra è una vergogna. Ora si dimetta e liberi l'onorato scranno, perché lo ha offeso, così come tutti i cittadini. E insieme a lui se ne vada tutta la corte dei miracoli che lo ha sostenuto e osannato in questi anni".

Si dice invece "garantista" il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Luca Biscioni: "Per molto tempo - dice - abbiamo presentato interrogazioni circa l'uso dei fondi pubblici dell'Uncem, dato che l'allora presidente coincideva con chi amministrava la città di Pescia, senza mai ricevere risposte esaustive. Ora attendiamo il lavoro della magistratura, verso la quale abbiamo fiducia".