E’ morto Annibale Viscomi

Fu vicepresidente della società di calcio e consigliere Dc

Annibale Viscomi aveva 82 anni

Annibale Viscomi aveva 82 anni

Montecatini Terme, 28 agosto 2018 - E' morto Annibale Viscomi, commercialista. Il noto professionista, a lungo titolare di uno studio a Prato e scelto per ricoprire ruoli di primo piano all’interno di importanti società, tra cui la presidenza di Gucci, è scomparso nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 a 82 anni, in seguito a una lunga malattia. Viscomi, in segno di riserbo, non ha voluto che fossero pubblicati manifesti funebri.

Una storia di altri tempi la sua, quando, pieno di speranze, giunse a Montecatini dalla Calabria, negli anni Sessanta. Oltre all’avvio di una fortunata attività professionale, iniziò l’impegno politico all’interno della Democrazia Cristiana, per la quale fu eletto consigliere comunale. In seguito, alla fine degli anni Novanta, aderì a Forza Italia, dove, a Montecatini, portò avanti anche una battaglia forte sulle Terme e altre questioni cruciali all’interno della maggioranza che, nel primo mandato, sosteneva l’ex sindaco Ettore Severi.

Lo scontro con lui e altre forze della maggioranza fu così forte che, nel 2004, Viscomi fu tra i promotori delle liste civiche a sostegno del candidato a sindaco Moreno Mencarelli. All’inizio degli anni Ottanta, tra l’altro, l’allora commercialista risultò iscritto nelle liste della loggia massonica P2 di Licio Gelli.

Viscomi, tra i suoi impegni, negli anni Settanta, aveva seguito anche il Montecatini Calcio, allora impegnato nell’entusiasmante avventura in serie C, ricoprendo il ruolo di vicepresidente. Aveva avuto anche un ruolo nella società Villa Glori che per un periodo ha gestito gli ippodromi di Agnano e Firenze. Il professionista stava ancora affrontando il processo relativo al fallimento della Sasch, dove era rimasto coinvolto come componente del collegio dei sindaci revisori. "Niente patteggiamento – aveva dichiarato – voglio andare a giudizio. E dire la mia verità. Le motivazioni e le finalità della mia scelta sono semplici. Intendo avere un regolare processo penale, potendo così, in maniera pubblica e ufficiale, indicare nomi e cognomi di tutti coloro che hanno intenso violare norme imperative nell’ambito della legge fallimentare. Voglio precisare che nell’ambito altresì che, nell’ipotesi in cui dovessero scadere i termini, ho intenzione di rinunciare fin da adesso all’eventuale prescrizione".

Daniele Bernardini