Aiuti alimentari, moduli anche a domicilio

Giurlani: "Abbiamo pensato a tutto, anche a chi non ha email. Nessuno dovrà uscire da casa propria per compilare la domanda"

Il sindaco Oreste Giurlani illustra le procedure per la richiesta dei buoni spesa

Il sindaco Oreste Giurlani illustra le procedure per la richiesta dei buoni spesa

Pescia, 2 aprile 2020 - La giunta elabora i criteri per la graduatoria dei buoni spesa “Non vi lasciamo soli” per individuare la platea dei beneficiari. Approvato anche un programma che scandisce i vari passaggi per ottenere i contributi e attivare la consegna dei buoni spesa. Dopo la pubblicazione sul sito istituzionale delle informazioni utili e del modulo da inviare, da oggi gli utenti potranno spedire il modulo di autocertificazione per email a [email protected] che sarà poi risposta. "Chi non dispone di una e-mail – spiega il Comune – non deve muoversi da casa, ma telefonare a 0572 492258 e 492259, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 fino al 6 aprile compresi sabato e domenica per richiederlo alla propria abitazione e quindi compilarlo; chi verrà poi a ritirare il modulo rilascerà una ricevuta con il giorno e l’ora di consegna. La presentazione delle domande scadrà lunedì 6 aprile alle 24 e il 7 aprile sarà stilata la prima graduatoria. Dall’8 verrà attivato il procedimento di consegna dei buoni spesa".

«Abbiamo cercato di pensare a tutto – dice il sindaco Oreste Giurlani – sia alla determinazione degli indirizzi che alla presentazione delle domande per la distribuzione vera e propria. Resta fermo il principio che nessuno dei richiedenti deve uscire di casa: attiveremo grazie il corretto rapporto con gli utenti. In ogni caso chi avesse problemi può chiamare il centralino del Comune allo 0572 4920 o i numeri 0572 492258 e 492259".

I beneficiari sono nuclei familiari che hanno subito una perdita di reddito in conseguenza della cessazione obbligatoria dell’attività produttiva in base ai Dpcm e alle altre disposizioni contro il coronavirus, fino a che non percepiranno altri benefici economici previsti (per esempio il bonus da 600 euro) e proporzionalmente a tale periodo; nuclei familiari che hanno subito una mancanza reddito a causa di perdita di contratti a chiamata o giornalieri, che hanno perso lavori saltuari e restano fuori dalla cassa integrazione di uno dei componenti, se nella famiglia non vi sia altra fonte di reddito; soggetti che svolgono attività a supporto di progetti comunali come uniche entrate di sostentamento. Sono esclusi dal contributo chi ha già sostegno pubblico superiore a 500 euro al mese (ad esempio le pensioni). Il contributo si concretizza con un buono spesa (150 euro a nucleo fino a due persone, 250 per quattro persone , 300 euro per oltre quattro persone) sulla base della graduatoria stilata dall’ufficio politiche sociali in base alla presenza di ultrasessantacinquenni, di portatori di handicap, di affetti da patologie croniche, numero di componenti, di figli a carico, di donne in gravidanza.