"Acquistare i beni storici per salvare l’intera città"

I gruppi di opposizione chiedono a Regione e Comune di procede alle acquisizioni. "Subito un consiglio per deliberare gli atti di indirizzo"

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"Insistiamo sul fatto che i soci debbano intervenire con l’acquisto dei beni culturalmente più significativi appartenenti alle Terme, al fine di evitare che un’intera città sprofondi nell’abisso di un’asta fallimentare". I gruppi consiliari di minoranza non si arrendono e, nonostante la bocciatura della mozione presentata nell’ultima seduta del consiglio da parte della maggioranza, tornano a chiedere un intervento pubblico per salvare i beni più rilevanti elle Terme.

Partito Democratico, Italia Viva, Movimento Cinque Stelle e gruppo Bagnaioli avevano chiesto di abbandonare la trattativa in corso con gli advisor, sottolineando anche la mancanza di autorizzazioni amministrative specifiche. La via pubblica rimane quella più importante per salvare i beni più importanti, secondo L’opposizione.

"Questo percorso – sottineano le minoranze – è possibile ed è già stato seguito con gli acquisti della pineta termale e della Palazzina Regia da parte del Comune. Non si tratta di mettere soldi nella società, ma di evitare il peggio attraverso una liquidazione guidata con un intervento pubblico a garanzia della parte più significativa del patrimonio e degli interessi diffusi della comunità. In questo contesto dovranno essere garantite la continuità dei servizi e la salvaguardia del personale. Considerato che il Comune non ha ancora avviato alcun iter amministrativo, chiediamo al presidente del consiglio Giovanni Spadoni di riunire senza ulteriore indugio l’assemblea consiliare al fine di votare i necessari atti di indirizzo. Se è vero che il socio di maggioranza è la Regione, che è invitata a fare quanto proponiamo in Comune, il sindaco Luca Baroncini deve fare la sua parte sia come socio al 32% e anche e soprattutto come massimo rappresentante degli interessi della comunità che rappresenta".

Ormai da parecchio tempo era stato annunciato il possibile acquisto del Tettuccio da parte della Regione. Questa ipotesi però ha subìto una brusca frenata quando è stata espressa una serie di perplessità da parte della Corte dei Conti. Il sindaco Baroncini ha dichiarato che al massimo il Comune è in grado di spendere 2 milioni di euro per procedere all’acquisto di un bene delle Terme, forse gli stabilimenti Torretta (chiusa da molti anni e in completo degrado) è Tamerici. Intanto si avvicina sempre di più la data dell’11 ottobre, quando si terrà l’udienza al tribunale fallimentare di Pistoia, in seguito alla prima istanza di liquidazione giudiziale promossa contro la società di viale Verdi dal pool di banche guidato dalla Banca Nazionale del Lavoro. (Bnl).

Daniele Bernardini